Il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna garantisce da quasi trent’anni screening oncologici gratuiti. In particolare lo screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto è attivo da vent’anni. A livello regionale, ha permesso di ridurre la mortalità del 65% negli uomini e del 54% nelle donne che hanno aderito.

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I dati di Ferrara e l’estensione dell’invito

Il monitoraggio aggiornato al 30 giugno ha confermato che la provincia di Ferrara registra un dato di adesione complessiva allo screening del colon-retto per uomini e donne pari al 55%. Questo valore si colloca al di sopra della media regionale (53,3%). Nel periodo gennaio-giugno 2025, le Aziende sanitarie ferraresi hanno invitato complessivamente 33.339 cittadini.

L’estensione ha riguardato specificamente i nati nel 1955 (che compiono 70 anni): sono stati invitati 1.186 cittadini (611 femmine e 575 maschi). L’adesione a Ferrara per questa fascia è stata del 57%, a fronte di un dato regionale del 56%. Coinvolti anche i nati nel 1951 (che compiono 74 anni): sono stati invitati 3.801 cittadini (2.030 femmine e 1.771 maschi), offrendo loro un’ultima opportunità di screening prima dell’uscita dal programma. L’adesione ferrarese per questa fascia è stata del 55%, a fronte di un dato regionale del 53%.

Caterina Palmonari-2

“I numeri ci confermano che a Ferrara l’attenzione verso lo screening è alta, soprattutto nella nuova fascia d’età invitata”, ha dichiarato Caterina Palmonari, direttrice dell’Unità operativa di Screening oncologici delle Aziende sanitarie ferraresi. “E’ fondamentale – ha aggiunto Palmonari . ricordare che l’adesione permette una diagnosi precoce, spesso prima della comparsa dei sintomi, aumentando significativamente le possibilità di guarigione. Inoltre lo screening del colon retto è l’unico che permette di individuare e rimuovere lesioni pretumorali come i polipi intestinali, contribuendo direttamente a ridurre l’incidenza di nuovi tumori”.

Potenziamento della rete logistica: 97 farmacie in ritiro e consegna

Per facilitare ulteriormente la partecipazione a giugno 2025 è stato potenziato il programma di screening in collaborazione con le farmacie territoriali. A oggi, a Ferrara le farmacie aderenti al progetto sono 97 e non solo consegnano i kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci, ma sono diventate anche punti di riconsegna dei campioni. Questo ampliamento dell’offerta mira a garantire un servizio di maggiore prossimità agli assistiti e alle assistite, grazie a una maggiore capillarità sul territorio e a incrementare ulteriormente l’adesione degli uomini e delle donne.

“Presentando la lettera di invito e il codice fiscale alle farmacie della provincia di Ferrara – ha ricorda la dottoressa Palmonari – è possibile ricevere il contenitore per l’esecuzione del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. La novità è che la riconsegna avverrà presso le farmacie aderenti che sostituiscono i centri di raccolta finora utilizzati”.

La professionista si è soffermata su “un’evoluzione importante finalizzata a facilitare e venire incontro alle esigenze della popolazione, considerando che le farmacie rappresentano un punto di prossimità sempre più vicino ai bisogni sanitari della comunità. La consegna e il ritiro del kit sono pratiche svolte in piena sicurezza, assicurando la tracciabilità dei campioni: luogo e data di consegna e di ritiro. Anche la fornitura, fase di consegna, fase di stoccaggio, conservazione dei campioni sono tutte azioni tracciate, sicure e definite nel relativo protocollo tecnico e operativo”.

Età e incidenza del cancro

In linea con le Raccomandazioni Europee, dal 2025 la Regione Emilia-Romagna ha avviato l’estensione dello screening del colon-retto alla fascia d’età 70-74 anni, prima riservata ai cittadini tra i 50 e i 69 anni. Questa decisione è motivata dall’efficacia dimostrata della prevenzione e dal forte aumento dell’incidenza del cancro al colon retto a partire dai 75 anni. L’obiettivo primario è ridurre l’incidenza complessiva e quella dei tumori in stadio avanzato.

Le Aziende sanitarie di Ferrara invitano tutti i cittadini rientranti nella fascia 50-74 anni a non rimandare l’appuntamento con la prevenzione. Il test è gratuito, semplice e salvavita. L’impegno delle istituzioni, che in Emilia-Romagna si collocano tra le Regioni più attive, deve essere affiancato dall’impegno dei cittadini per ridurre drasticamente il carico di malattia e la mortalità.