Quasi un mese dopo la netta sconfitta in semifinale agli US Open contro Carlos Alcaraz, Novak Djokovic si rimette in gioco ed è pronto a disputare il Masters 1000 di Shanghai in attesa di affrontare nelle prossime settimane quelli che potrebbero rivelarsi gli ultimi due impegni della sua stagione: il Six Kings Slam a Riad (torneo esibizione previsto dal 15 al 18 ottobre) ed il “suo” ATP 250 di Atene (2-8 novembre).

“Qui ho vinto per la prima volta, nel 2008, le World Tour Finals, che ora sono le ATP Finals. A parte lo Slam che avevo vinto quell’anno in Australia, era il mio trofeo più importante. Mi sentivo davvero al settimo cielo per quel trionfo. Da lì in poi il pubblico cinese mi ha sempre sostenuto. Per me è come essere a casa: forse, al di fuori del mio Paese, qui è dove ho ricevuto il maggior sostegno“, dichiara Nole in conferenza stampa a Shanghai.

“Mi piacerebbe molto avere la chance di giocare qui contro Sinner. Vorrebbe dire che arrivo in semifinale. Lui ha vinto la maggior parte degli ultimi incontri che abbiamo giocato. L’anno scorso abbiamo fatto la finale qui, è stata una bella partita, quindi spero di avere ancora l’occasione. Al meglio dei tre set ho più chance di vincere un trofeo importante. Ho la sensazione di non arrivare fresco come loro in semifinale. Ed è normale, è un fatto biologico che alla fine devo accettare“, aggiunge il fuoriclasse serbo.

Sul bilancio della sua stagione nei Major: “Aver raggiunto quattro semifinali Slam dice tanto sulla mia costanza, ma io mi sto impegnando quanto più posso, perché c’è sempre una parte di me che vuole essere il migliore. Non gioco a tennis solo per i risultati o per i trofei, ma anche per il brivido che mi dà il sostegno che ricevo dai tifosi, o il voler far crescere il nostro sport“.

Djokovic non vuole sbilanciarsi infine sulla sua eventuale partecipazione alle ATP Finals di Torino: “Non faccio più progetti a lungo termine. Dopo Shanghai, l’unica cosa di cui sono sicuro è che giocherò ad Atene. Vedremo poi se andrò anche a Torino. Non ne sono ancora sicuro, ma spero di gareggiare di nuovo lì, vedremo“.