Il 3 ottobre ricorre la Giornata mondiale del Sorriso, il World smile day, un appuntamento che richiama l’attenzione sull’importanza di un gesto semplice e universale, ma non sempre scontato. Avere un volto capace di sorridere significa poter esprimere emozioni, costruire relazioni, comunicare con gli altri e affrontare la vita con maggiore fiducia. Non tutti, però, hanno questa possibilità: nei Paesi a basso e medio reddito si stima che circa 5 milioni di persone convivano con la labiopalatoschisi, malformazione che incide su aspetti fondamentali, dalla nutrizione alla respirazione, fino alla vita relazionale e sociale.
Impegno globale di Operation Smile 
Speranza, protesi e cure: un nuovo futuro per Chris Joy
Con una rete di oltre 6.000 volontari medici provenienti da 68 Paesi, Operation Smile, una delle più grandi organizzazioni non profit chirurgiche al mondo basate sul volontariato, è impegnata da più di quarant’anni proprio a garantire cure sicure, gratuite e accessibili nei Paesi privi di cure mediche che non siano quelle essenziali, cercando di riportare il sorriso a chi non ce l’ha. Ma soprattutto si occupa di formazione di personale sanitario locale in 37 Paesi, con l’obiettivo di contribuire a rafforzarne i sistemi sanitari. “Le barriere economiche, la carenza di servizi medici essenziali, di specialisti adeguatamente formati e le cure troppo distanti ostacolano l’accesso a trattamenti sanitari fondamentali per molte persone” – afferma Marcella Bianco, direttrice generale della Fondazione Operation Smile Italia Ets.
Disuguaglianze e formazione 
Portare le cure vicino alle case dei pazienti in Ruanda
La mancanza di accesso equo all’assistenza sanitaria riflette disuguaglianze strutturali che impediscono a ingenti parti della popolazione mondiale di ottenere le cure necessarie. Da oltre 40 anni, Operation Smile si impegna per cambiare questa realtà per chi vive in contesti economici sfidanti. L’approccio è a 360 gradi: formare i professionisti locali, contribuire a rafforzare le infrastrutture esistenti, collaborare con volontari, ministri della salute, università e altre organizzazioni non governative, con l’obiettivo di generare un impatto concreto e duraturo sui sistemi sanitari locali.
“La formazione è la chiave per rafforzare i sistemi sanitari nei Paesi in cui l’accesso alle cure è difficile – dichiara la dottoressa Costanza Meazzini -, coordinatrice scientifica del Centro di Cura e Formazione di Operation Smile di Milano -. Formare le future generazioni di medici è quindi ciò che garantisce che nessuno venga lasciato indietro. Inoltre, l’impatto della formazione è “moltiplicatore”: ogni medico formato può, a sua volta, migliaia di persone ed istruire altri colleghi. È un investimento che cresce nel tempo, trasformando vite e comunità”.
La campagna ‘Ad un passo dal sorriso’ 
Il dottor Opoku Ampomah ha trasformato la speranza in realtà: con passione e dedizione, cura bambini e adulti nati con la labiopalatoschisi e forma nuovi chirurghi direttamente nel suo Paese, il Ghana.
Per realizzare tutto questo serve un grande impegno corale: “Ogni collaborazione e scelta consapevole è un passo verso un mondo in cui la salute è un diritto garantito per tutti – aggiunge Marcella Bianco -. La patologia di cui ci occupiamo colpisce a livello mondiale mediamente 1 neonato ogni 750, il bisogno di cura cresce di giorno in giorno. Ma per fare la differenza nelle vite dei pazienti e trasformare questo diritto in realtà, servono impegno condiviso e supporto collettivo”.
Per questo, in occasione della ricorrenza del 3 ottobre, la Fondazione Operation Smile Italia promuove la campagna “A un passo dal sorriso”, che ribadisce il diritto all’accesso a cure sicure e vicine per restituire dignità e speranza a chi vive ogni giorno le conseguenze di una malformazione del volto.
La Fondazione, che in oltre 40 anni ha curato più di 415mila persone, lancia dunque un appello a donare attraverso questo sito, ricordando che le cure, quando sono vicine, accessibili e dignitose, possono davvero trasformare la vita di una persona.