Il Coas Medici Dirigenti Sicilia torna a denunciare le condizioni di sicurezza degli impianti di Risonanza Magnetica (RM) e Tomografia Computerizzata (TC) situati al Poliambulatorio di Via del Vespro dell’Asp di Messina. Secondo quanto comunicato ai carabinieri del Nas, Ispettorato del lavoro ma anche alMinistero e al Comando dei vigili del fuoco, tali impianti opererebbero in un contesto che non soddisfa i requisiti strutturali minimi previsti dalla normativa vigente, mettendo a rischio la salute e la sicurezza di pazienti e operatori sanitari.
Le principali criticità segnalate includono l’assenza di una via di fuga separata dall’ingresso principale per il piano terra dove sono collocati gli impianti, requisito inderogabile per l’autorizzazione all’esercizio come stabilito dal D.M. 02/09/2021, D.M. 14/01/2021, D.A. 888/2021 della Regione Sicilia e dalle Linee guida INAIL 2024 sulla gestione del rischio incendio nei reparti RM. Tale carenza – secondo il sindacato – espone a gravi rischi in caso di emergenze come quench magnetico, incendi o rilasci di gas criogenici, rendendo di fatto impossibile un’evacuazione sicura.
Ulteriori problemi riguardano il malfunzionamento dell’impianto antincendio, già portato all’attenzione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Messina, e l’inadeguato stoccaggio di bombole di ossigeno in ambienti privi di compartimentazione e protezioni attive e passive. Le linee guida Inail specificano la necessità di estintori amagnetici, sensori di ossigeno, sistemi di ventilazione di emergenza e compartimentazione antincendio, oltre a un piano di emergenza integrato con formazione specifica per il personale.
Recentemente, un guasto al sistema di raffreddamento del magnete RM (Chiller) con perdita di gas elio ha aggravato la situazione, sollevando interrogativi sulla tempestività delle segnalazioni e sull’efficacia dei sistemi di allarme, nonché sul ruolo delle figure responsabili dell’impianto, quali l’esperto qualificato e il medico autorizzato.
Alla luce di queste gravi carenze, il Coas Medici Dirigenti Sicilia ha formalmente richiesto: la sospensione immediata di ogni attività diagnostica presso il sito RM/TC di Via del Vespro; la revoca dell’autorizzazione sanitaria rilasciata in assenza dei prescritti requisiti strutturali minimi, l’intervento degli organi di vigilanza istituzionali competenti e l’apertura di un procedimento ispettivo e tecnico per accertare responsabilità progettuali, autorizzative e gestionali, il ruolo dell’esperto qualificato e del medico autorizzato, nonché l’eventuale danno erariale e la violazione dei vincoli di sicurezza.
“La sicurezza non è negoziabile – si legge nel documento firmato dal segreario regionale Mario Macrì – L’autorizzazione concessa in violazione delle norme è un atto che va revocato, e chi lo ha avallato deve risponderne; ogni euro speso in un sito non sicuro è un euro sottratto alla cura, alla dignità e alla giustizia”.