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Un accoltellamento si è verificato alla sinagoga di Manchester, nel nord dell’Inghilterra. Lo riferisce la polizia britannica, intervenuta sul posto. Il sindaco della città, Andy Burnham, in contatto con la polizia, ha definito l’episodio «grave». Il bilancio è di due morti e due feriti e tre feriti gravi. L’accoltellatore, come riporta la Bbc, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia. Secoddno Burnham, dopo l’intervento della polizia non ci sono ulteriori «pericoli imminenti» per la collettività. «Stiamo valutando la situazione e collaborando con gli altri membri dei servizi di emergenza. La nostra priorità è garantire che le persone ricevano l’assistenza medica di cui hanno bisogno il più rapidamente possibile», ha reso noto il servizio di ambulanze.
APPROFONDIMENTI
L’aggressione
Gli accoltellamenti avvenuti oggi a Manchester si sono verificati dinanzi alla sinagoga di Middleton Road, nella zona di Crumpsall. Si tratta di un tempio frequentato da fedeli ortodossi askhenaziti completato nel 1967. I media britannici sottolineano come l’attacco – la cui potenziale matrice terroristica e il cui movente resta da chiarire – è avvenuto nel giorno di Yom Kippur, festività sacra per gli ebrei.
La cintura esplosiva
«State lontani, ha una bomba, allontanatevi!». E’ l’avvertimento che si sente dalla voce di un poliziotto in un video girato a ridosso dell’attacco di questa mattina contro una sinagoga di Manchester. Video che conferma il sospetto di una cintura esplosiva indosso all’aggressore: sospetto non ancora confermato ufficialmente, ma che ha indotto gli investigatori a far intervenire sul posto gli artificieri con un camion per neutralizzazione di potenziali ordigni. Il sospetto appare nel video come un uomo calvo e con la barba, in tenuta da addestramento e con alcuni involucri bianchi appesi alla cinta.
Gli arresti
Due persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini sull’attacco alla sinagoga di Manchester, come sospetti complici dell’aggressore ucciso sulla scena dalla polizia. Lo ha detto in un aggiornamento d’indagine Laurence Taylor, numero due dell’antiterrorismo britannica, coinvolta ufficialmente nelle indagini accanto alla Greater Manchester Police. L’aggressore risulta essere stato identificato, ma il suo nome resta per ora coperto dal riserbo. Il funzionario ha aggiunto che sono già stati rafforzati i presidi a protezione di tutte le sinagoghe e i siti ebraici più in vista del Regno.
Re Carlo scioccato
Re Carlo III si è detto «profondamente scioccato e rattristato» per l’attacco odierno, in un messaggio firmato assieme alla regina Camilla. La coppia reale sottolinea la gravità del fatto che la comunità sia stata colpita «in un giorno tanto significativo» come Yom Kippur. «I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per coloro che sono stati coinvolti in questo orribile e episodio», concludono il re e la regina nel comunicato diffuso da Buckingham Palace, esprimendo al contempo «grande apprezzamento per la tempestiva reazione dei servizi di emergenza».
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