BOLZANO. Dopo lo scoppio del caso dei patentini di bilinguismo falsi sono dieci i dipendenti dell’Azienda Sanitaria altoatesina che sono stati allontanati. Dopo che i controlli provinciali hanno accertato la presentazione di attestati fasulli,  sono due medici (dirigenti sanitari) e otto infermieri, sette in servizio a Bolzano e uno a Merano, ad essere “decaduti dall’impiego per mancanza di requisito essenziale”. 

 

L’episodio più delicato riguarda un anestesista di terapia intensiva e con questa nuova defezione, salgono a tre i professionisti anestesisti rimossi dall’Asl negli ultimi mesi per irregolarità nei certificati linguistici, dopo i primi due medici del San Maurizio allontanati lo scorso febbraio.

 

L’Azienda Sanitaria non usa mezzi termini, definendo l’accaduto come un “comportamento grave e inaccettabile”. Gli uffici, intanto, mettono in guardia: “stiamo andando avanti con i controlli”, lasciando intendere che il bilancio finale dei coinvolti potrebbe aumentare. A fronte della truffa, resta irrisolto l’ostacolo del patentino, un requisito che circa 450 tra medici e infermieri non possiedono ancora.

 

“L’obbligo di presentare l’attestato di bilinguismo per un’assunzione a tempo indeterminato nel Servizio sanitario pubblico non è solo una prescrizione di legge – dichiara l’Asl – l’uso della propria madrelingua è anche fondamentale per garantire un contesto centrato sulle esigenze delle persone assistite. Le pazienti ed i pazienti hanno il diritto ad essere curati nella propria madrelingua. Anche la qualità dell’assistenza è strettamente legata alla possibilità di esprimersi nella propria lingua”.

 

Negli ultimi mesi sono state individuate complessivamente 25 certificazioni linguistiche falsificate: 23 certificazioni riguardano la conoscenza della lingua tedesca, due quella della lingua italiana. Complessivamente sono stati revocati 22 attestati di bilinguismo già rilasciati e sono state respinte tre nuove domande di riconoscimento.

 

Per l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige trovare personale sanitario bilingue rappresenta tuttora una grande sfida. Tutta l’Europa soffre della carenza di personale specializzato: la situazione del mercato del lavoro in Alto Adige non è diversa.

 

La Direzione aziendale da tempo si impegna affinché il personale dipendente padroneggi entrambe le lingue provinciali e offre di conseguenza un’ampia gamma di formazione e corsi, come ad esempio la possibilità di frequentare già prima dell’inizio del servizio un corso intensivo di un mese di livello A1 oppure corsi, durante l’orario di lavoro, rivolti a tutti i “livelli” linguistici. in collaborazione con affermate scuole di lingua, comprensivi di soggiorni linguistici all’estero o in altre regioni d’Italia, mettendo anche a disposizione volontari linguistici interni e consulenti linguistici. Queste offerte vengono accolte positivamente e in numero sempre maggiore.