Oggi lo sciopero generale indetto da sindacati di base e Cgil in solidarietà alla Flotilla, giudicato dal garante illegittimo per mancato preavviso
Tensione a Torino, antagonisti lanciano torce e fumogeni
Lo spezzone antagonista e quello sociale dei cortei in corso a Torino sono andati davanti alla sede di Leonardo ai limiti della città, a Collegno, muniti di scale per tentare di scavalcare le cancellate. Hanno gettato contro le forze dell’ordine, schierate all’interno dell’area dello stabilimento, fumogeni, torce e altri oggetti e sono stati respinti con un lancio di lacrimogeni. Il corso è stato bloccato dalla presenza del corteo e i manifestanti sono decisi a ritentare di entrare. Un elicottero sorvola la zona.
Corteo Pisa da autostrada A12 verso l’aeroporto
Dopo alcuni minuti di “passeggiata” in autostrada A12 per bloccare il traffico, e di stop alla circolazione in entrambe le direzioni di marcia, al casello Pisa Centro, il corteo di Pisa è tornato sulla Sgc a quattro corsie per dirigersi – stando ai manifestanti che si trovano in testa e che annunciano le mosse dal megafono – verso l’aeroporto di Pisa. La circolazione stradale in A12 è tornata regolare.
Cgil Puglia: «In 20mila nelle piazze della regione per Gaza»
«Ventimila persone nelle piazze pugliesi per lo sciopero generale testimoniano la sensibilità e l’attenzione del mondo del lavoro e della società civile verso la tragedia del popolo palestinese e il sostegno alla missione della Global Sumud Flotilla. L’adesione allo sciopero comporta un sacrificio economico e nessun week end lungo: la premier evidentemente non conosce il mondo del lavoro». Lo afferma in una nota la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci. «A Gaza – prosegue – sta morendo umanità, si stanno violando norme e risoluzioni internazionali. Quando viene meno il rispetto di leggi da parte degli Stati la stessa democrazia è a rischio». «Noi – dice Bucci – contestiamo la mancata difesa dei lavoratori imbarcati sulla Flotilla, arrestati su barche italiane in acque internazionali. Tutto in spregio alla nostra Costituzione, che richiama il ripudio della guerra e la solidarietà tra popoli». Il dito è puntato anche contro «gli investimenti per la difesa nel prossimo triennio, che ammonteranno a 12 miliardi. Non è questa la strada per la pace, serve la politica, serve la diplomazia», dice Bucci. Dando appuntamento «a Roma già il prossimo 25 ottobre, per una manifestazione nazionale utile a lanciare e sostenere le nostre richieste al governo rispetto alla prossima manovra economica, mantenendo sempre alta l’attenzione su Gaza».