Contrariamente a McLaren e Ferrari, la Red Bull si presenta a Singapore con alcune novità, dimostrando di continuare a credere alla rimonta mondiale di Verstappen. La RB21 monta un nuovo cofano motore per agevolare il raffreddamento su una delle piste più critiche per il raffreddamento della power unit, ma soprattutto sfoggia una nuova ala anteriore. È proprio all’avantreno che si stanno concentrando gli sforzi della formazione di Milton Keynes, provando a consegnare a Verstappen quella macchina puntata in avanti da lui tanto desiderata.
Gli investimenti sull’anteriore
La possibilità di tornare in corsa per il titolo piloti non dipende soltanto dall’aumento di efficienza e carico aerodinamico della RB21, ma anche dalla capacità di correggerne il comportamento per allinearsi alle preferenze di Verstappen, mettendolo in condizione di esprimersi al meglio. Il campione del mondo in carica è noto per la costante richiesta di un’auto sovrasterzante e reattiva nei cambi di direzione, con una sensibilità quasi sovrumana a gestirne la derivante imprevedibilità che continua a mandare in crisi i suoi compagni di squadra. La tappa di Monza era stata eloquente in questo, dove la Red Bull aveva montato dei profili dell’ala anteriore visibilmente più carichi rispetto alla concorrenza. La squadra aveva accettato di pagarne il prezzo in termini di velocità sui tanti rettilinei, pur di consegnare a Verstappen una macchina precisa in inserimento e puntata in avanti.
Non è una coincidenza che quella di Milton Keynes sia la squadra che più di tutte ha investito sull’ala anteriore, realizzandone cinque versioni da inizio stagione. Alla specifica di lancio, infatti, sono seguiti gli aggiornamenti dei test, di Barcellona, Spa e adesso Singapore. Tanti sono stati anche i ritocchi ai flap superiori, in particolare in Bahrain, Ungheria e Olanda, tutte piste da alto carico che evidenziano il tentativo di spostare il bilanciamento aerodinamico sull’anteriore. Il lavoro si è intensificato negli ultimi mesi, con il nuovo flap introdotto a Budapest e quello arrivato a Zandvoort, caratterizzato dal particolare generatore di vortice ricavato nella sezione fissa in prossimità del musetto.
Il confronto tra l’ala anteriore di lancio e il primo aggiornamento provato nei test
Tra rotazione e trazione
Red Bull presenta l’ala di Singapore come un aggiornamento di carattere generale e non come un semplice adattamento alla pista asiatica. A Milton Keynes si è lavorato per aumentare il camber dei vari profili, ritoccandone le geometrie per estrarre più carico aerodinamico, modifiche però difficilmente percepibili a occhio nudo.
Lo sviluppo aerodinamico procede di pari passo con l’evoluzione della messa a punto della RB21, offrendo nuove opportunità. L’aumento di carico sull’anteriore giova alla rotazione in inserimento e percorrenza curva, contrastando il sottosterzo, permettendo inoltre potenzialmente di spostare il bilanciamento meccanico sul posteriore per preservare la trazione e il degrado gomma. La pista dirà quanto le modifiche siano efficaci, mentre è già accertato che né Verstappen né la Red Bull si siano mai arresi nella ricorsa al titolo