Comincia ufficialmente una nuova era in Lussemburgo con un cambio di trono segnato dal protocollo, ma ancor di più dall’emozione. I primi eventi della mattinata hanno rimarcato l’addio di Maria Teresa come Granduchessa, ma anche il suo benvenuto come nonna, un ruolo a cui si dedicherà con tutto il cuore da ora in poi. Le sue lacrime, così come quelle del marito Henri, sono state uno dei dettagli che più sono rimasti impressi in questa giornata storica.
Il Granduca del Lussemburgo abdica in favore del figlio Guillaume
La giornata del 3 ottobre è iniziata alle dieci del mattino, nel Palazzo Ducale, dove Henri, con Maria Teresa come testimone principale, ha firmato il documento con cui ha ufficialmente concluso i suoi 25 anni di regno. In questo modo, sia lui che sua moglie hanno passato il testimone al figlio maggiore, Guillaume, e a sua moglie, Stéphanie de Lannoy.
Durante la sua abdicazione, Henri è apparso visibilmente emozionato. È un momento storico per il Paese, ma per lui va ben oltre, perché rappresenta anche un cambiamento che dovrà affrontare emotivamente. Una nuova fase a cui si sta preparando dal 24 dicembre. È stato nel suo discorso di Natale che ha annunciato la sua abdicazione in favore del primogenito.
Dopo la firma di Henri, è giunto il momento per suo figlio di prendere il testimone. Un momento a cui si prepara praticamente dalla nascita. Guillaume è così diventato il nuovo Granduca del suo Paese, sotto gli occhi attenti di tutti i presenti che non hanno voluto perdersi questo evento speciale.
Sia Guillaume che sua moglie hanno firmato il registro della Camera dei Deputati come nuovi Granduchi. “Responsabilità, integrità e impegno”, sono state le parole del nuovo sovrano lussemburghese in una giornata estremamente solenne ma anche familiare e commovente.
Una volta espletate tutte le formalità, la coppia è uscita per salutare tutti i cittadini riuniti in piazza, in attesa di uno dei momenti più speciali e storici del Lussemburgo. Lo hanno fatto anche con i loro due figli: Charles, 5 anni, e François, 2 anni.
E a proposito di Charles, in qualità di nuovo Principe Ereditario, il bambino è stato un altro grande protagonista della giornata. È entrato nella Camera dei Deputati tenendo la mano della nonna e ha resistito per tutta la cerimonia, durata un’ora, ma la calca della folla si è rivelata troppo forte per lui. Disturbato dalla fragorosa marcia militare e ritrovandosi al centro del palco, il piccolo si è sentito sopraffatto, più volte si è coperto le orecchie con le mani, per poi cercare un posto più comodo: le braccia del padre.
Addio alla Granduchessa, benvenuta alla nonna Maria Teresa
Così come per suo marito Henri, anche per Maria Teresa l’insediamento di Guillaume è stata una giornata agrodolce. L’ormai ex Granduchessa ha lasciato la Camera dei Deputati in lacrime, con in braccio il piccolo erede Charles. Ora la cubana potrà dedicarsi ai suoi nipoti: ne ha otto e un altro è in arrivo.
Per il suo ultimo evento ufficiale con questo titolo, la reale di origine cubana ha voluto dire addio con stile. Ha quindi optato per un abito disegnato esclusivamente per l’evento da Natan. Un abito midi e in una tonalità burnt burgundy, con scollatura centrale semicircolare, gonna leggermente svasata e cappa inclusa.
A questo ha aggiunto delle scarpe con tacco basso in pelle texturizzata color carne di Prada, una mini pochette rigida in oro e un set di orecchini e bracciale in ametista su base in oro giallo 18 carati di Pomellato.
Perché all’incoronazione c’erano solo i reali del Belgio e dei Paesi Bassi
L’evento è stato segnato dall’affetto tra le tre case reali. I legami tra Lussemburgo e Paesi Bassi sono storici, tanto da condividere la corona fino al XIX secolo, e quelli tra il Granduca Henri e il Belgio sono familiari, visto che il primo è cugino di primo grado di Re Philippe.
Pertanto, nell’accoglienza ricevuta alle porte del Palazzo Ducale , abbiamo visto molto più affetto e amore che protocollo, sebbene le due eredi, Elisabetta e Amalia, non abbiano mancato di inchinarsi ai loro ospiti. Un segno di rispetto, come ha dichiarato la stessa Principessa d’Orange ai media del suo Paese quando le è stato chiesto dell’inchino che aveva fatto a Re Felipe e alla Regina Letizia di Spagna durante la loro visita di Stato.
La storica unione tra Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo , nota come Benelux, è così tornata alla ribalta con l’ascesa al trono del nuovo capo di Stato lussemburghese. Gli unici ospiti reali europei erano infatti Re Willem-Alexander e la Regina Maxima d’Olanda, accompagnati dalla Principessa Ereditaria Amalia; e Philippe e Matilde del Belgio, anche loro con la figlia maggiore Elisabetta.
Questa alleanza, nata dopo la Seconda Guerra Mondiale come modello di cooperazione economica e politica, è stata riaffermata dalla presenza di rappresentanti reali e politici dei Paesi limitrofi a questa solenne cerimonia. Quelli lussemburghesi hanno dato assoluto risalto ai loro vicini e alleati, al punto da apparire insieme sul balcone del Palazzo Ducale e occupare la prima fila in ogni occasione.
L’abito reale della Granduchessa Stéphanie del Lussemburgo
Tornando ai look, quello della nuova Granduchessa Stéphanie è stato sicuramente d’ispirazione disneyana: a qualcuno ha addirittura ricordato Elsa di Frozen. Un abito lungo fino ai piedi con corpetto decorato con perline, gonna in chiffon e mantello.
Il reticolo di strass ricamati sul corpetto dell’abito rende questa creazione unica, con un tocco naturalistico poiché i cristalli sembrano disegnare motivi floreali e fogliacei. La tonalità blu ghiaccio simboleggia calma, sicurezza e lealtà: una scelta perfetta per il suo debutto in questo nuovo ruolo.
In tinta con l’abito, Stéphanie di Lussemburgo ha sfoggiato un trucco occhi blu, con un leggero eyeliner nella stessa tonalità. Ha optato anche per la manicure preferita dai reali: unghie corte con smalto naturale, in linea con il protocollo più rigoroso, e un’elaborata acconciatura raccolta che esalta sicuramente l’effetto classico e al tempo stesso romantico del look finale.
Incoronazione di Guillaume del Lussemburgo, look a confronto
Tra i look più belli della giornata spiccano sicuramente quelli delle future Regine: Elisabetta del Belgio e Amalia d’Olanda. È la prima volta che la Duchessa di Brabante e la Principessa d’Orange partecipano a un evento di questo tipo all’estero. Entrambe hanno dimostrato grande compostezza ed eleganza. E grande complicità: sono molto amiche e insieme a Ingrid di Norvegia condividono pure una chat su WhatsApp.
Come Maria Teresa, Elisabetta si è affidata a Natan, che ha creato un abito su misura per lei. Un vestito blu con dettagli neri, maniche oversize di ispirazione giapponese, scollo a barca, vita aderente e lunghezza midi. Un modello che le calzava a pennello e che ha abbinato a una pochette nera con strass e décolleté con tacco alto. Per quanto riguarda i gioielli, la Duchessa di Brabante ha preferito orecchini in oro bianco con pietre preziose blu scuro.
Un look decisamente più di tendenza ma ugualmente raffinato quello sfoggiato da Amalia, in rosso rubino. La cappa della Principessa d’Orange è di Valentino, preso in prestito dal guardaroba della Regina Maxima. L’ereditiera ha optato per un abito aderente dalle linee semplici, maniche lunghe, scollo rotondo e lunghezza midi. Il modello metteva in risalto la sua silhouette e ha saputo dargli un tocco unico con la scelta degli accessori.
Per completare l’outfit, décolleté in camoscio bordeaux di Gianvito Rossi e una nuova pochette in raso, abbinata all’abito. E poi orecchini della gioielleria reale della famiglia Orange, un modello molto simile a quello indossato dalla sua controparte belga, con una chiusura in oro bianco da cui pende una pietra preziosa.
Anche Maxima d’Olanda ha scelto una cappa, puntando però sui toni della terra. Una mise indubbiamente impeccabile anche se meno appariscente del solito. L’abito è un modello midi sotto il ginocchio in verde oliva e con una cintura coordinata in vita, completata da una chiusura gioiello floreale in argento, che enfatizzava la figura. Il soprabito cammello risaltava magnificamente col verde dell’abito. Ha completato il tutto con guanti corti in pelle nella stessa tonalità dell’abito, una pochette gioiello in argento e splendide scarpe con tacco a punta dalla finitura vellutata.
E poi Matilde del Belgio: abito burgundy (colore in della stagione) con maniche a tre quarti e dettagli fustellati sulla scollatura, abbinato a una sottile cintura coordinata. E poi una Lady Dior in tinta e orecchini di diamanti.
Il messaggio di Papa Leone XIV
Durante la giornata non è mancato un messaggio di Papa Leone XIV. Il Lussemburgo è un Paese prevalentemente cattolico.
“Mi unisco ad un intero Paese dalle antiche e prestigiose tradizioni profondamente radicate nella storia. Possa Sua Altezza Reale, a sua volta, promuovere una vita fondata sul rispetto dei valori cristiani che hanno forgiato l’identità del Lussemburgo, favorendo così la ricerca instancabile del bene comune”, ha fatto sapere.
Il sommo pontefice ha aggiunto: “In questo giorno di gioia, esprimo a Sua Altezza Reale la mia cordiale considerazione, accompagnata da sinceri auguri di pace che Egli (Dio) voglia donare a Lui e al Suo Paese. E, nell’invocare su di Lui la celeste protezione della Madre di Dio, impartisco la Benedizione Apostolica, che estendo volentieri a tutti gli abitanti del Granducato del Lussemburgo”.