I problemi e i successivi miglioramenti di Pecco Bagnaia nella stagione MotoGP 2025 continuano a far discutere nel paddock e soprattutto in Ducati. Il tre volte Campione del Mondo ha vissuto un calvario, lottando per trovare il feeling con la sua Desmosedici GP25 per tutta la stagione, con il momento più basso toccato con la pessima prestazione sul circuito di casa di Misano, dove è tornato a casa senza punti per la seconda volta in questa stagione.
Il test del lunedì successivo, sullo stesso circuito, si è rivelato fondamentale per lui. Lì ha avuto persino l’aiuto di Casey Stoner, leggenda della Casa di Borgo Panigale, e ha concluso la giornata di test con sensazioni decisamente migliori. Un miglioramento che è stato confermato meno di una settimana fa, in occasione del Gran Premio del Giappone, che ha aperto il tour asiatico. Il pilota torinese è passato da uno dei suoi punti più bassi a quello più alto, lasciando Motegi con una doppia vittoria nella Sprint e nella gara lunga, oltre alla pole position.
Non sorprende che una tale evoluzione in sole due settimane sia stata una sorpresa per tutti, dato che Bagnaia sembrava negare qualsiasi barlume di speranza con la Desmosedici GP25. E nel tentativo di trovare una risposta, ha colpito ancora di più il fatto che la moto dell’italiano si sia presentata a Motegi con parti della GP24, con cui ha vinto ben undici gare lunghe nel 2024, ovvero la vecchia forcella, il forcellone e l’abbassatore posteriore, come ha rivelato “Sky Sport MotoGP”, a cui è stato necessario aggiungere anche l’aerodinamica dell’anno scorso, come ha spiegato DAZN.
Interrogati sul fatto che il motivo del ritorno al vertice di Bagnaia sia dovuto all’utilizzo di parti della vecchia moto, sia lo stesso Pecco che la Ducati hanno giocato a depistare, non volendo confermare, ma nemmeno smentire (“spiegare cosa è successo conta poco”, ha detto a Motorsport.com Gigi Dall’Igna, responsabile del progetto). E nel bel mezzo del caos, durante il Gran Premio del Giappone, è emersa la voce che Bagnaia avesse provato al test di Misano una delle GP24 che Franco Morbidelli ha a disposizione alla Pertamina Enduro VR46.
Francesco Bagnaia, Ducati
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
L’argomento è rimasto caldo fino al Gran Premio d’Indonesia di questo fine settimana, dove la domanda ha continuato a essere posta, anche se lo stesso Bagnaia ha fatto notare nella conferenza stampa di giovedì che il suo miglioramento era dovuto ad “alcune parti che avevamo usato in passato”.
Questo fino alle prove libere di questa mattina a Mandalika, quando il team director della VR46, Uccio Salucci, ha confermato che il pilota piemontese ha usato la sua vecchia Ducati nei test di Misano: “Ducati ci ha chiesto aiuto e lunedì, a Misano, Pecco ha provato la moto di Franco. Ma poi la moto è tornata nel nostro garage e non so quale abbia guidato da allora”, ha rivelato il braccio destro di Valentino Rossi, che guida la sua squadra in MotoGP.
Le sue parole sono state trasmesse a Davide Tardozzi, team manager della squadra ufficiale Ducati, da DAZN, e rispondendo alla televisione spagnola, l’ex pilota della Superbike si è detto perplesso dalle dichiarazioni di Salucci: “Se lo dice Uccio… Noi abbiamo la possibilità di fare parecchi cambiamenti sulla moto, per cui usare parti già usate è normale. Sono rimasto molto sorpreso della dichiarazione di Uccio”.
Alla domanda su come la moto di Bagnaia, presumibilmente con parti della GP24 ma non confermata ufficialmente, differisca da quella di Marc Marquez, per evitare ulteriori speculazioni, Tardozzi ha risposto: In questo momento ci sono dei particolari differenti, ma ci sono cose importanti come il motore ed il telaio che sono le stesse. Ogni pilota ufficiale ha la possibilità di mettere tutte le parti disponibili sulla moto. Il mix lo fa il pilota per cercare la sua confidenza. Sia Pecco che Marc che Diggia hanno la possibilità di avere una vasta gamma di pezzi che possono andare sulla moto, poi sta al pilota comporla nel modo migliore”.
“Per Pecco confermarsi su questo circuito è importante, però è un circuito molto particolare, che al primo giorno sicuramente ha poco grip. Noi in queste condizioni soffriamo più di altre case. Vediamo, perché siamo confidenti di trovare la quadra per domani, anche se Honda e Aprilia stanno andando molto forte”, ha continuato, preannunciando quello che è stato un venerdì difficile per la Ducati, con Bagnaia e Marquez rimasti fuori dalla Q2.
Pablo Nieto conferma che la GP24 e la GP25 sono diverse, anche se in minima parte
Un altro dei protagonisti che ha parlato di questo argomento è stato il team manager della VR46, Pablo Nieto. Lo spagnolo è stato interpellato su DAZN durante le prove libere in merito a quanto detto da Uccio Salucci in mattinata, e ha esordito spiegando perché Bagnaia ha provato una delle sue moto, appartenente a Morbidelli, a Misano: “Perché è il momento in cui si ha un po’ più di tempo per fare i test e così via. Alla fine siamo una famiglia e perché non aiutare Pecco”.
Pablo Nieto, Team Principal del VR46 Racing Team.
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
Sulla differenza tra la GP24 di Morbidelli e la GP25, ha precisato: “È diversa. Il telaio, il forcellone e l’elettronica sono diversi. Ovviamente anche la carena, che è qualcosa di più visivo. E altre cose interne. Non sembra, ma sono sempre piccole cose ad essere diverse”.
“I motori della GP24 e della GP25 sono molto simili, ma non sono uguali. La GP24 di Morbidelli è una GP24 leggermente diversa, e la GP24 che Bagnaia sta guidando ora, dovreste chiederlo alla Ducati, non sono sicuro al 100% della moto che sta guidando ora”, ha continuato, definendo la moto di Bagnaia come la vecchia specifica. “Quando vedi le carenature, ti rendi conto che la moto di Bagnaia è un po’ la GP24, ma alla fine è tutto così minimale, che è difficile dire una cosa o l’altra”, ha chiuso il figlio di Angel Nieto.
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