CEGLIE MESSAPICA – L’obesità sta diventando una vera emergenza che impatta notevolmente sul servizio sanitario nazionale al pari dell’ipertensione arteriosa e del diabete mellito. Il Parlamento italiano, primo al mondo, ha appena approvato il disegno di legge per la prevenzione e la cura della malattia, un testo che prevede un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, un piano di formazione per i medici e i pediatri e l’istituzione presso il ministero della Salute, dell’Osservatorio per lo studio della patologia. L’obesità, adesso, è una malattia anche ai sensi di legge.

Anche per questa ragione diventa di strettissima attualità il congresso “Obesità e disfunzioni metaboliche: visione multidisciplinare”, giunto alla seconda edizione, un importante momento di dibattito e confronto, la prima volta in Puglia, dopo l’approvazione della legge, tra le numerose figure professionali che si dedicano alla prevenzione e alla cura della grave malattia del nostro tempo. L’appuntamento è per sabato 4 ottobre, alle 8:30, nell’Hotel Madonna delle Grazie di Ceglie Messapica.

“L’obesità – premette la coordinatrice scientifica Annapaola Zito, dirigente medico cardiologo Asl di Brindisi – è definita dall’Oms una patologia cronica e recidivante influenzata da fattori ambientali, psicologici, genetici, e consistente in un’alterazione della composizione corporea caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo causato da un introito energetico eccedente che peggiora la qualità di vita del paziente e ne riduce la durata”.

Cardiologi, endocrinologi; fisiatri, ortopedici; gastroenterologi, pneumologi, nutrizionisti, otorinolaringoiatri a confronto sulle sfide che il servizio sanitario nazionale dovrà affrontare in futuro individuando nuove ed efficaci linee guida. Del resto, l’obesità abbraccia davvero numerose branche della medicina e sono molteplici le figure professionali che si dedicano alla cura della patologia in un percorso diagnostico-terapeutico comune sempre più in evoluzione.

Quali sono le terapie e come difendersi da una malattia che può avere gravi conseguenze sulla vita del paziente non solo da un punto di vista cardiologico? “Occorre anzitutto modificare lo stile di vita – conclude la dottoressa Zito – praticare attività sportiva e promuovere una dieta ipocalorica. Al tempo stesso, ad oggi, ci sono terapie molto efficaci sia per il paziente obeso sia diabetico, sia non diabetico, tra tutti i principi attivi semaglutide e tirzepatide. Nel corso dei lavori saranno presentate anche le nuove strategie terapeutiche”.

Tra i relatori, i vertici della direzione strategica dell’Asl di Brindisi, e dell’Ordine provinciale dei medici, nonché Valeria Lagattolla, presidente regionale dell’Adi, associazione che ha promosso sull’obesità infantile, un Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) che vedrà coinvolti in particolare pediatri di libera scelta, pediatri ospedalieri e medici che si occupano di nutrizione clinica.

Stando ai dati Istat 2023, in Italia più di 23,3 milioni di adulti convivono con un eccesso di peso, nella fascia 20-24 anni ne soffre il 21,6% dei nati nei primi anni 2000 (praticamente oltre uno su cinque), contro il 13,4% di chi è nato negli anni ’60. Cause, fattori di rischio, terapie, sensibilizzazione sociale saranno le direttrici lungo le quali si snoderanno i lavori del congresso.

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