La notizia ha fatto il giro dei concessionari: Dacia Spring disponibile a partire da soli 3.900 euro. Un prezzo che, almeno sulla carta, sembra rivoluzionario per il mercato dell’auto elettrica. Ma quanto c’è di vero? E soprattutto: chi può davvero accedere a questa offerta?
Vediamo nel dettaglio condizioni, limiti e criticità di questa promozione.
La Dacia Spring: simbolo della democratizzazione elettrica
Lanciata nel 2021, Dacia Spring è diventata rapidamente uno dei modelli elettrici più venduti in Europa. Con oltre 180.000 immatricolazioni nel mondo, è la seconda vettura elettrica più venduta nei segmenti A e B e, in Italia, una delle più scelte nel segmento A full electric.
Compatta, con consumi sufficientemente bassi e un’autonomia perfetta per la città, è stata pensata come l’auto che “democratizza” la mobilità elettrica, rendendola accessibile a chi cerca una soluzione semplice, economica e sostenibile.
L’offerta: Spring Expression Electric 45 a 3.900 euro
Secondo la comunicazione ufficiale Dacia, la versione Spring Expression Electric 45 è proposta a 3.900 euro (IVA inclusa), esclusi IPT e contributo PFU.
Nel pacchetto è incluso anche il cavo di ricarica domestica.
La cifra si raggiunge grazie a due elementi combinati:
- 11.000 euro di incentivi statali (Ecobonus 2025);
- 3.300 euro di vantaggi Dacia applicati in fase di acquisto.
Le condizioni da rispettare
Non tutti, però, possono accedere a questo prezzo record. L’offerta è valida solo in presenza di una lunga serie di requisiti:
- ISEE fino a 30.000 euro
L’incentivo massimo è riservato alle famiglie con reddito ISEE non superiore a 30.000 €. - Residenza in Area Urbana Funzionale
Il decreto ministeriale dell’8 agosto 2025 (GU n.208 del 08/09/2025) stabilisce che i beneficiari devono essere residenti in aree urbane funzionali, quindi non tutte le zone d’Italia sono incluse. - Rottamazione obbligatoria
È necessario rottamare un veicolo fino a Euro 5, posseduto da almeno 6 mesi. - Vetture in pronta consegna
L’offerta è valida solo per modelli disponibili subito e fino al 3 novembre 2025, salvo esaurimento scorte. - Altri vincoli di legge
L’auto acquistata con incentivo deve essere mantenuta almeno per 24 mesi, pena la perdita del beneficio.
Criticità dell’offerta
Il messaggio “Spring da 3.900 euro” è sicuramente d’impatto, ma presenta diverse criticità che il consumatore deve conoscere:
- Non è un prezzo accessibile a tutti: solo chi ha un ISEE basso, vive in aree urbane specifiche e ha un’auto vecchia da rottamare può accedervi.
- L’incentivo non è garantito: i fondi statali per l’Ecobonus sono limitati e soggetti a rapido esaurimento.
- Validità temporale: l’offerta è legata a una scadenza ravvicinata (03/11/2025) e potrebbe non essere rinnovata.
- Esclusione di costi aggiuntivi: la cifra pubblicizzata non comprende IPT, contributo PFU ed eventuali optional.
- Disponibilità limitata: riguarda solo auto in pronta consegna, quindi con scelta di allestimenti e colori ridotta.
Cosa significa davvero “Spring da 3.900 euro”
In sostanza, la Dacia Spring a 3.900 euro non è un prezzo di listino, ma il risultato di una combinazione straordinaria di incentivi e sconti.
Per la maggior parte dei consumatori, senza tutti i requisiti richiesti, il prezzo reale compresi gli incentivi, sarà più alto: intorno ai 6.900 – 7.500 euro, che resta comunque competitivo rispetto al prezzo di listino da 14.900 euro, e in confronto ad altre citycar elettriche.
La cifra di 3.900 euro è dunque più un’operazione di marketing che una reale possibilità per tutti: un prezzo da considerare “a partire da”, riservato a una fascia ristretta di clienti.
Dacia Spring offerta 3.900 euro: non tutti potranno portarla a casa
La Dacia Spring rimane un’auto importante per chi vuole avvicinarsi alla mobilità elettrica con un budget contenuto. Tuttavia, il messaggio promozionale va interpretato con attenzione: non tutti potranno portarla a casa con 3.900 euro.
Chi è interessato dovrebbe rivolgersi ai concessionari ufficiali per verificare la disponibilità dei fondi, i requisiti e le condizioni personali prima di farsi troppe illusioni.







