Al Masters 1000 di Shanghai Novak Djokovic ha stabilito un particolare record, diventando il primo giocatore nella storia a battere per almeno 20 volte ben 7 avversari diversi. L’ultimo entrato nella lista è Marin Cilic, sconfitto nella sessione serale di poche ore fa, a livello di secondo turno, per 7-6(2) 6-4.
Complessivamente i confronti con il croato sono 22, e gli unici due successi di Cilic risalgono al 2016 e al 2018, nella finestra temporale in cui il serbo era in difficoltà o verso l’uscita dal periodo più difficile mai vissuto a livello tennistico. Gli altri sei nomi a subire un simile trattamento portano nomi importanti, quando non scritti nella storia di questo sport assieme a quella di Djokovic.
I due più famosi, naturalmente, sono e restano Roger Federer e Rafael Nadal. Ma, nel caso dello svizzero e dello spagnolo, si parla di un totale di confronti molto più alto: 50 e 60. Con l’uno ha chiuso avanti 27-23 (ultima sfida agli Australian Open 2020, semifinale), con l’altro 31-29 (serie terminata alle Olimpiadi di Parigi 2024, versione Roland Garros).
Ma anche gli altri nomi non sono da meno. Uno in particolare: Andy Murray, anche se con lo scozzese il margine inizia a diventare più ampio: si parla di 25-11. Il tutto è durato finché lo scozzese ha potuto competere al massimo livello, visto che dal 2019 in avanti sono intervenuti i guai all’anca a limitarlo fortemente.
Rimangono poi in due. Uno è Tomas Berdych: il ceco ha chiuso la carriera sotto 25-3 nei precedenti. Ma il bilancio più pesante è quello con Gael Monfils, il francese che di recente ha annunciato il proprio ritiro: 20-0. Mai si è vista una cosa simile nella storia del tennis. L’ultimo nome: Stan Wawrinka, con cui il record è di 21-6 ed è stato sostanzialmente modificato dagli anni migliori dello svizzero. Fatto da non sottovalutare: in incontri al meglio dei cinque set al parziale decisivo ci sono arrivati cinque volte.