\”A causa dell’avvistamento di droni, l’inizio delle operazioni di volo previsto per il 4 ottobre 2025 ha subito un ritardo. Voli in ripresa graduale dalle 7. Chiediamo a tutti i passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo sul sito web della propria compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto. Si verificheranno ritardi durante tutta la giornata\”. È l’annuncio pubblicato sul sito ufficiale dell’aeroporto di Monaco di Baviera, dopo che nella notte lo scalo era stato nuovamente chiuso per un nuovo allarme per la presenza di sospetti droni.\n

Polizia ed esercito intervengono anche allo scalo di Praga per una  segnalazione di droni in avvicinamento. Putin: \”Pericoloso parlare di  Tomahawk in Ucraina, questo danneggerà le nostre relazioni anche con gli  Stati Uniti\”. \”Tutti i Paesi della Nato sono in guerra con la Russia e  non ne fanno mistero\”, ha dichiarato il leader del Cremlino.

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Il fotoreporter francese Antoni Lallican, 37 anni, è stato ucciso in un  attacco con un drone nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Lo hanno  annunciato le organizzazioni giornalistiche Efj-Ifj e Snj. Anche un  giornalista ucraino, Heorgiy Ivanchenko, è rimasto ferito nello stesso  attacco.

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Nella notte appena trascorsa dei droni d’attacco  ucraini hanno attaccato la città di Kirishi, nella regione di  Leningrado, in Russia, colpendo una delle più grandi raffinerie di  petrolio del Paese: Kirishinefteorgsintez (Kinef). Lo riferisce la  Ukrainska Pravda, citando canali Telegram russi e il governatore della  regione di Leningrado Alexander Drozdenko. Secondo il governatore  regionale nella notte c’è stato \”un incendio nella zona industriale. I  vigili del fuoco hanno iniziato a spegnerlo\”, aveva scritto sul suo  canale Telegram. Drozdenko ha dichiarato che la difesa aerea russa  avrebbe abbattuto sette droni sopra la città. I residenti locali hanno  riferito sui social media che l’obiettivo dell’attacco era la raffineria  di petrolio di Kirishinefteorgsintez. Kirishinefteorgsintez (Kinef),  scrive ancora la testata ucraina, si trova a oltre 800 chilometri dal  confine con l’Ucraina ed è una delle più grandi raffinerie di petrolio  in Russia. Si trova nella città di Kirishi, nella regione di Leningrado,  ed è una filiale di Surgutnaftogaz. L’impianto ha una capacità di  raffinazione di oltre 10 milioni di tonnellate di petrolio all’anno e  produce un’ampia gamma di prodotti petroliferi, tra cui benzina,  gasolio, carburante per aviazione e altri. Kinef soddisfa una parte  significativa del fabbisogno russo di prodotti petroliferi ed è un  elemento importante dell’infrastruttura energetica del Paese. La  Ukrainska Pravda ricorda infine che questo non è il primo attacco  riuscito a questa azienda. L’8 marzo, il Kinef era già stato colpito da  droni. All’epoca le autorità russe avevano ammesso che uno dei droni  aveva colpito il carro armato. Un altro attacco ha avuto luogo la notte  del 14 settembre, quando sono state registrate esplosioni e incendi sul  territorio dell’impresa.

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“Le operazioni di volo riprenderanno gradualmente dalle 7”. È quanto si legge sul sito dell’Aeroporto di Mocaci di Baviera, dopo che nella notte lo scalo era stato nuovamente chiuso per un nuovo allarme per la presenza di sospetti droni. \”I passeggeri sono comunque invitati a consultare il sito web della propria compagnia aerea per informazioni prima di recarsi in aeroporto. Si verificheranno ritardi durante tutta la giornata\”

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I sistemi di difesa antiaerea russi hanno intercettato e distrutto almeno 117 droni ucraini su diverse regioni della Russia e sul Mar Nero. Secondo i dati diffusi dal ministero della Difesa di Mosca, e riportati dalla Tass, \”27 droni sono stati intercettati nella regione di Bryansk, 16 su Volgograd, 15 sul Kursk, 15 sulla Crimea, 11 su Rostov, 10 su Voronezh, 8 su Belgorod, 6 su Leningrado, 4 su Kaluga, 2 su Novgorod, 2 sul Mar Nero e un altro nella regione di Smolensk\”.

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\”A causa dell’avvistamento di droni, l’inizio delle operazioni di volo previsto per il 4 ottobre 2025 subira’ un ritardo. Chiediamo a tutti i passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo sul sito web della propria compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto\”. E’ l’annuncio pubblicato sul sito ufficiale dell’aeroporto di Monaco di Baviera, dopo che nella notte lo scalo era stato nuovamente chiuso per un nuovo allarme per la presenza di sospetti droni.

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“A causa dell’avvistamento di droni, l’inizio delle operazioni di volo previsto per il 4 ottobre 2025 ha subito un ritardo. Voli in ripresa graduale dalle 7. Chiediamo a tutti i passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo sul sito web della propria compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto. Si verificheranno ritardi durante tutta la giornata”. È l’annuncio pubblicato sul sito ufficiale dell’aeroporto di Monaco di Baviera, dopo che nella notte lo scalo era stato nuovamente chiuso per un nuovo allarme per la presenza di sospetti droni.

Polizia ed esercito intervengono anche allo scalo di Praga per una  segnalazione di droni in avvicinamento. Putin: “Pericoloso parlare di  Tomahawk in Ucraina, questo danneggerà le nostre relazioni anche con gli  Stati Uniti”. “Tutti i Paesi della Nato sono in guerra con la Russia e  non ne fanno mistero”, ha dichiarato il leader del Cremlino.

Il fotoreporter francese Antoni Lallican, 37 anni, è stato ucciso in un  attacco con un drone nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Lo hanno  annunciato le organizzazioni giornalistiche Efj-Ifj e Snj. Anche un  giornalista ucraino, Heorgiy Ivanchenko, è rimasto ferito nello stesso  attacco.

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meno di un minuto fa

Media ucraini: “Colpita maxiraffineria in regione Leningrado”

Nella notte appena trascorsa dei droni d’attacco  ucraini hanno attaccato la città di Kirishi, nella regione di  Leningrado, in Russia, colpendo una delle più grandi raffinerie di  petrolio del Paese: Kirishinefteorgsintez (Kinef). Lo riferisce la  Ukrainska Pravda, citando canali Telegram russi e il governatore della  regione di Leningrado Alexander Drozdenko. Secondo il governatore  regionale nella notte c’è stato “un incendio nella zona industriale. I  vigili del fuoco hanno iniziato a spegnerlo”, aveva scritto sul suo  canale Telegram. Drozdenko ha dichiarato che la difesa aerea russa  avrebbe abbattuto sette droni sopra la città. I residenti locali hanno  riferito sui social media che l’obiettivo dell’attacco era la raffineria  di petrolio di Kirishinefteorgsintez. Kirishinefteorgsintez (Kinef),  scrive ancora la testata ucraina, si trova a oltre 800 chilometri dal  confine con l’Ucraina ed è una delle più grandi raffinerie di petrolio  in Russia. Si trova nella città di Kirishi, nella regione di Leningrado,  ed è una filiale di Surgutnaftogaz. L’impianto ha una capacità di  raffinazione di oltre 10 milioni di tonnellate di petrolio all’anno e  produce un’ampia gamma di prodotti petroliferi, tra cui benzina,  gasolio, carburante per aviazione e altri. Kinef soddisfa una parte  significativa del fabbisogno russo di prodotti petroliferi ed è un  elemento importante dell’infrastruttura energetica del Paese. La  Ukrainska Pravda ricorda infine che questo non è il primo attacco  riuscito a questa azienda. L’8 marzo, il Kinef era già stato colpito da  droni. All’epoca le autorità russe avevano ammesso che uno dei droni  aveva colpito il carro armato. Un altro attacco ha avuto luogo la notte  del 14 settembre, quando sono state registrate esplosioni e incendi sul  territorio dell’impresa.

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36 minuti fa

Aeroporto di Monaco: “Voli in ripresa graduale dalle 7”

“Le operazioni di volo riprenderanno gradualmente dalle 7”. È quanto si legge sul sito dell’Aeroporto di Mocaci di Baviera, dopo che nella notte lo scalo era stato nuovamente chiuso per un nuovo allarme per la presenza di sospetti droni. “I passeggeri sono comunque invitati a consultare il sito web della propria compagnia aerea per informazioni prima di recarsi in aeroporto. Si verificheranno ritardi durante tutta la giornata”

53 minuti fa

Mosca, nella notte abbattuti 117 droni ucraini

I sistemi di difesa antiaerea russi hanno intercettato e distrutto almeno 117 droni ucraini su diverse regioni della Russia e sul Mar Nero. Secondo i dati diffusi dal ministero della Difesa di Mosca, e riportati dalla Tass, “27 droni sono stati intercettati nella regione di Bryansk, 16 su Volgograd, 15 sul Kursk, 15 sulla Crimea, 11 su Rostov, 10 su Voronezh, 8 su Belgorod, 6 su Leningrado, 4 su Kaluga, 2 su Novgorod, 2 sul Mar Nero e un altro nella regione di Smolensk”.

58 minuti fa

Germania: avvistati droni, avvio voli ritardati aeroporto Monaco

“A causa dell’avvistamento di droni, l’inizio delle operazioni di volo previsto per il 4 ottobre 2025 subira’ un ritardo. Chiediamo a tutti i passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo sul sito web della propria compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto”. E’ l’annuncio pubblicato sul sito ufficiale dell’aeroporto di Monaco di Baviera, dopo che nella notte lo scalo era stato nuovamente chiuso per un nuovo allarme per la presenza di sospetti droni.