Si scende in piazza a Torino anche venerdì 3 ottobre, una lunga giornata di proteste e blocchi diffusi per la città che, da oltre una settimana, è in “stato di agitazione permanente” a sostegno della popolazione palestinese. È sciopero generale, ma è soprattutto il giorno in cui a Torino, sul palco delle Ogr – devastate nella serata di giovedì 2 ottobre –, in occasione dell’Italian Tech Week, è atteso Jeff Bezos insieme a John Elkann e a Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea. Primi blocchi poco dopo l’alba a Brandizzo, dove si trova la sede torinese di Amazon, ma numerosi cortei animeranno l’intera giornata.
Cosa succede a Torino: cronaca della giornata
Fine corteo, aggiornamento del 4 ottobre: La situazione in centro in città non è ancora rientrata. Mentre il corteo di manifestanti a sostegno della Palestina si è concluso dandosi un nuovo e simbolico appuntamento in piazza, il prossimo 7 ottobre, un gruppo formato da una decina di persone continua a presidiare via Po e piazza Castello, in particolare l’area antistante la Prefettura. Nonostante l’importante uso di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine per disperdere e placare il gruppo, la tensione è ancora nell’aria. Intanto, a Palazzo Nuovo, sede universitaria delle Facoltà Umanistiche, è stato allestito un presidio medico per tutti coloro che, a causa del fitto lancio di lacrimogeni, manifesta sintomi da inalazione. Quanto al prossimo appuntamento del 7 ottobre, la data è quanto mai simbolica per la causa palestinese: “Sarà un altro giorno ancora in cui dovremmo riempire le piazze. Oggi è stata una giornata storica, perché siamo stati noi, il popolo, a decidere da che parte stare. Ma oggi è solo l’inizio di un nuovo movimento, oceanico, che ha deciso di alzare la testa senza compromessi, continueremo a manifestare”.
Ore 23,00: Continuano i disordini in piazza Castello e in via Po. Lo stesso gruppo di giovani ragazzi che, a volto coperto, si è staccato dal corteo principale per assaltare la Prefettura, semina disordini anche nell’adiacente via Po, prendendo di mira le strutture che avrebbero dovuto ospitare ‘Portici di carta’, al via da domani, sabato 4 ottobre. Continuano anche i lanci di bottiglie di vetro e in plastica contro le forze dell’ordine schierate in piazza Castello, mentre numerosi manifestanti facenti parte del corteo principale cercano di riportare l’ordine, raccogliendo da terra oggetti lanciati e sedie.
Ore 22,15: Sedie e bottiglie contro le forze dell’ordine in Piazza Castello, lanciata anche una trave. Continuano le tensioni in serata. Abbandonata piazza XVII dicembre, il corteo ha raggiunto piazza Castello, punto di partenza e simbolico luogo in cui avrebbe dovuto concludersi la marcia iniziata alle prime ore del mattino. Proprio sul finale però, uno spezzone di manifestanti si è sganciato dal corteo principale, prendendo di mira la Prefettura di Torino. Un assalto da parte di una ventina di giovani ragazzi che, a volto coperto, recuperando bottiglie e sedie dai cassonetti della spazzatura, hanno rivolto il proprio attacco contro le forze dell’ordine, stabilmente schierate. Ai ripetuti lanci di oggetti gli agenti hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Scagliata contro le forze dell’ordine anche una trave in legno.
Ore 21,30: Tensioni in piazza XVIII Dicembre. Momenti di forte tensione a Torino anche in serata, quando il corteo partito da piazza Castello, dopo aver sfilato lungo corso Regina Margherita, è confluito in piazza XVIII Dicembre, di nuovo nelle vicinanze di Torino Porta Susa. L’escalation è avvenuta quando le prime file del corteo hanno raggiunto la piazza, presidiata da una schiera di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Di fronte al progressivo avvicinarsi dei manifestanti, complici diversi lanci di bottiglie e un carrello ricolmo di carta in fiamme contro gli scudi, le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni e idranti, nel tentativo di disperdere la folla e allontanarla.
Ore 18,30: Riprende il corteo. Una mobilitazione ininterrotta. Come da appuntamento, riprende alle 18 il corteo pro Palestina, con partenza in piazza Castello. Sono ancora migliaia le persone – circa 70mila in tutto quelle che hanno preso parte ai cortei in città – che marciano al grido di “Gaza libera”.
Ore 16.15 Si contano i primi danni alla Leonardo. Sono stati rotti i vetri di alcune auto nel parcheggio visitatori. Sulla fiancata di una vettura è comparse la scritta “Acab”. In terra rimangono grosse pietre e bottiglie di vetro.
Ore 15.30 Invertita la rotta, i manifestanti tornano indietro verso il centro. Schieramento in tenuta antisommossa della polizia all’altezza della Leonardo in corso Francia.
Ore 14.45: uno spezzone del corteo è in corso Peschiera davanti ai cancelli della Leonardo in corso Francia. Lanciati lacrimogeni e oggetti. I manifestanti spingono contro il cancello, senza aprirlo, e lanciano pietre contro l’ingresso. Cori contro la polizia e contro l’azienda: “Tutto il mondo detesta la polizia” e “Leonardo assassina”.
Ore 13,10: Tensione al Politecnico di Torino. Un gruppo di circa un centinaio di manifestanti, travisati, staccatosi dal corteo principale, ha cercato di scavalcare le recinzioni tra il Politecnico e corso Castelfidardo per raggiungere le OGR e sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Forti momenti di tensione, cariche di alleggerimento con lancio di lacrimogeni. Risultano esserci due persone ferite tra i manifestanti, mentre altre due persone sono state identificate dalla polizia.
Ore 12,55: Tensioni al Politecnico e lancio di altri lacrimogeni. La polizia si è schierata davanti al cancello dell’ateneo, i manifestanti hanno provato a sfondare poi hanno desistito.
Ore 12,10: Il corteo sta ripartendo in direzione Politecnico, per ricongiungersi con l’altro corteo. Intanto in corso Vinzaglio il corteo di USB va verso le Ogr.
Ore 12: Aumenta la tensione, le forze dell’ordine rispondono con lacrimogeni.
Ore 11,45: Proteste alle Ogr. Percorrendo corso Ferrucci, il corteo vita in via Nino Bixio, sfilando incontro alla polizia schierata a presidio di una delle entrate laterali delle Ogr. Accesi fumogeni dei colori della Palestina, non sono mancate le proteste, i cori e i lanci di bottiglie e fumogeni oltre le barriere metalliche. Immediata la risposta delle forze dell’ordine: lanci di fumogeni per disperdere la folla.
Ore 11: Dopo una prima tappa di circa mezz’ora davanti alle Ogr di Torino, presidiate dalle forze dell’ordine, il corteo formatosi dall’unione dello spezzone studentesco, partito da piazza Albarello, e dallo spezzone di parco Artiglieri della Montagna, riprende la marcia lungo corso Vittorio Emanuele II. Alla protesta a sostegno della Palestina si coniuga la protesta nei confronti del Governo Italiano. Contestati con striscioni e cori Jeff Bezos e Ursula von der Leyen: “Le scuole lo sanno da che parte stare. Stop al genocidio, stop al riarmo”.
Ore 10.30 Il corteo, formato da circa 300 persone, è partito da piazza Artiglieri della Montagna.
Ore 9.30: Inizia una nuova giornata di mobilitazione a Torino. Sono già migliaia i manifestanti che, da diversi punti della giornata, si stanno riunendo in cortei con l’obiettivo di avvicinarsi alle Ogr di corso Castelfidardo, dove è in corso l’Italian Tech Week. Previsto oggi l’incontro con Jeff Bezos, già bersaglio di forti contestazioni. Blindata dalle forze dell’ordine l’intera area circostante lo stabile, con importanti ripercussioni sul traffico. Già migliaia gli studenti radunatisi in piazza Albarello, altrettanti i manifestanti che si stanno radunando in piazza palazzo di Città, ribattezzata piazza Gaza.
Cosa succede a Torino il 3 ottobre: sciopero generale, proteste e cortei
“Sarà la giornata della Palestina e non ci fermeremo. Fin quando non cesserà il genocidio, l’occupazione continuerà. Abbiamo bloccato e bloccheremo tutto”. È prevista alle nove, al parco Artiglieri della Montagna, la partenza di un primo corteo votato alla contestazione di Bezos, che si unirà a un più grande corteo generale con partenza alle 10 in piazza Gaza (palazzo di Città).
Previsto in serata, alle 18, l’inizio dell’ultimo corteo a favore della Palestina prima della partenza verso la più grande agitazione che si terrà a Roma sabato 4 ottobre.
Disagi per chi si sposta con Gtt
A causa di manifestazioni diffuse in più punti della città, le linee potrebbero essere interessate da deviazioni di percorso o subire rallentamenti. Si invitano i passeggeri a consultare gli aggiornamenti sui canali ufficiali.
+++Notizia in aggiornamento+++