di
Francesca Morandi

L’uomo, residente a Codogno e scomparso da sabato scorso, è stato ritrovato morto nella sua auto, una Seat Leon. L’amico era stato trovato mentre vagava a piedi, in stato confusionale

Da domenica lo stavano cercando nella campagna cremonese, in mezzo ai campi, alle cascine, ai casolari abbandonati, lungo le sponde dei fossi, dell’Adda e del Serio Morto. Ma anche dall’alto con elicotteri e droni: giorno e notte. L’uomo, 40enne residente a Codogno (Lodi) , è stato ritrovato senza vita all’interno dell’auto, una Seat Leon di colore nero, tra il cimitero di Grumello Cremonese e Roggione di Pizzighettone. La macchina, tirata fuori da una roggia dai vigili del fuoco, è dell’amico trentenne, quest’ultimo ricoverato all’ospedale Maggiore di Cremona da sabato scorso. 

«Ho avuto un incidente. In auto con me c’era il mio amico», aveva farfugliato l’uomo, ferito e insanguinato, a chi alle 15,30 di sabato lo aveva trovato mentre vagava sulla strada della bassa che da Roggione di Pizzighettone porta a Soresina. Il soccorritore lo aveva portato a casa sua e da qui era stata chiamata l’ambulanza. Un mistero con una sola certezza: lo smartphone del 40enne aveva agganciato, per l’ultima volta, una cella nel territorio di Grumello Cremonese, paese di poco più di 1.600 abitanti in provincia di Cremona. La cella copre un raggio di 18 chilometri. 



















































Raccolta la denuncia di scomparsa dei familiari, le ricerche sono scattate nel primo pomeriggio di domenica. A Grumello, il centro conferenze di Cascina Castello in via Roma, è diventato il quartier generale del coordinamento tra vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri. Qui si è alzato un muro di «no comment«. Cancelli serrati, viavai di investigatori. Domenica i vigili del fuoco avevano battuto la campagna tra Zanengo, Farfengo e Roggione, comuni situati tra Pizzighettone e Grumello. Nulla. 

Ieri hanno passato al setaccio altre zone in cerca dell’auto. L’indagine dei carabinieri è coordinata dal pm Davide Rocco. È ancora presto per fare ipotesi. La Procura guidata da Silvio Bonfigli procede con prudenza, in attesa che l’uomo ricoverato in ospedale sia in grado di raccontare che cosa sia successo. Hanno provato a «compulsarlo«. Non ci sono riusciti, perché il paziente «straparla». Ieri sera la svolta. Il corpo senza vita del 40enne è stato ritrovato, ma il giallo non è ancora risolto.


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28 luglio 2025 ( modifica il 28 luglio 2025 | 23:09)