Durante il Covid, mentre il mondo era bloccato, Thomas Nolf volava. Non letteralmente – sarebbe stato impossibile – ma con il Microsoft Flight Simulator: “È come se fossi tornato alla mia infanzia, mi sentivo come in vacanza scolastica, quando piove, non puoi giocare fuori e inizi a fare cose dentro casa”. Da piccolo era infatti ossessionato dagli aerei, racconta, poi da ragazzo attorno ai 15, 16 anni, si è trasformato in un tipo da computer. “Ho trovato una sorta di libertà visiva, poetica, ma forse anche spirituale, volando dal mio ufficio a Roma, Milano, New York, Alaska, ovunque potessi andare”.
Nasce così il progetto fotografico – e ora libro, pubblicato da Art Paper Editions – As Real As It Gets, in cui Nolf si è messo alla ricerca di tutte le persone ossessionate dagli aerei, da chi si apposta sotto gli aeroporti per fotografarli a chi li ricostruisce in piccoli modellini, chi è dipendente dalle simulazioni di volo e chi si è ricostruito a casa vere e proprie cabine di pilotaggio. Tra i soggetti del progetto di Nolf potrebbe a buon diritto stare anche Linda, la protagonista di Sky Daddy di Kate Folk (l’intervista è su U di ottobre, con le immagini di Thomas Nolf), attratta sessualmente dagli aerei: “Non conoscevo il romanzo e la cosa interessante è che proprio qualche giorno fa, un amico ha alluso al fatto che il mio lavoro potesse avere dei risvolti sessuali. ‘No, sei matto’, ho detto. E invece…”.

Immagini tratte dal progetto fotografico As Real As It Gets di Thomas Nolf.

Immagini tratte dal progetto fotografico As Real As It Gets di Thomas Nolf.
Nolf ha speso intere giornate a fotografare persone ossessionate dagli aerei, ma a interessarlo era soprattutto il significato simbolico, metaforico, dell’aereo e del volo, come mezzi di libertà, che aprono a mille possibilità. Dall’altro lato, le persone che ha incontrato sembravano più guidate da forme di controllo, nevrosi e concentrazione. “L’avvistamento di aerei dà a molti di loro un senso di controllo, è un hobby molto sistematico in un certo senso, che semplifica anche un po’ il mondo. Fuori la realtà e la vita non sono così ordinate, mentre guardare gli aerei e fotografarli può dare un senso di pace”.
Lasciarsi andare affidandosi al pilota e all’ingegneria dell’aereo o conoscerne ossessivamente il funzionamento e limitarsi a fotografarli, mantenendosi con i piedi ben piantati a terra. Attorno a uno stesso oggetto si condensano due modi di vivere opposti, che forse si possono riassumere nei due profili di chi ama volare e chi invece lo odia. “Libertà e senso di controllo in realtà non credo siano così agli opposti. Se vuoi avere libertà, hai bisogno di controllo. La vedo come una sorta di sintesi hegeliana. Non c’è libertà senza controllo, non c’è controllo senza libertà”. E cosa, meglio del volo aereo, può dimostrarlo.

Immagini tratte dal progetto fotografico As Real As It Gets di Thomas Nolf.

Immagini tratte dal progetto fotografico As Real As It Gets di Thomas Nolf.