L’omicidio di Dolores Dori, che avrebbe compiuto 44 anni a dicembre, si tinge di nuovi e inquietanti sviluppi. Secondo le prime ricostruzioni investigative, la donna — di origini sinti, vicentina e residente a Camponogara (Venezia) — sarebbe stata raggiunta da almeno tre colpi d’arma da fuoco durante una violenta lite avvenuta all’interno del campo nomadi di Lonato del Garda. Successivamente è stata abbandonata davanti al pronto soccorso di Desenzano, dove è morta nella notte tra giovedì e venerdì, durante un intervento chirurgico.
Il video del marito con la pistola
Stando alle indiscrezioni trapelate, a lasciarla ferita e agonizzante davanti all’ospedale — per poi fuggire a bordo di un’Alfa Romeo Stelvio con targa contraffatta — potrebbe essere stato proprio il marito. Nelle ore successive, l’uomo, attualmente irreperibile, avrebbe pubblicato sui social un filmato in cui, armato di pistola, lancia pesanti minacce al presunto responsabile dell’omicidio della moglie: “Se hai la pazienza di combattere, ti distruggerò”, afferma nel video. Accanto a lui, si scorge anche un ragazzo, probabilmente il figlio più giovane della coppia: il sedicenne che sarebbe stato anche testimone dell’agguato mortale.
Le indagini degli investigatori fanno ipotizzare che la lite — poi sfociata nel sangue — abbia origini familiari. Il diverbio sarebbe scoppiato tra la vittima e il marito da una parte, e i genitori di un ventenne residente nel campo nomadi di via Ferrarini dall’altra. All’origine del conflitto potrebbe esserci il rifiuto di una delle famiglie a concedere il consenso per le nozze tra il giovane e la figlia ventitreenne di Dolores Dori.
“Ridatemi mia figlia”
Dal video diffuso dal marito della vittima emergono però ulteriori dettagli rilevanti: pare che giovedì, Dolores, il marito e il figlio minore si siano recati dalla provincia di Venezia al campo di Lonato non solo per discutere delle future nozze, ma forse anche con l’intenzione di riportare a casa la 23enne. Nel filmato si sente chiaramente l’appello dell’uomo: “Ridatemi mia figlia, ridatemela sana. Se non ce la rimanderete a casa, verremo a prendercela noi”.
Il marito e il consuocero scomparsi
Le forze dell’ordine stanno acquisendo le immagini video e proseguono gli accertamenti sul luogo del delitto. I sigilli al campo rom, teatro della sparatoria, sono stati apposti nella serata di venerdì su disposizione della pm Francesca Sussarellu. All’arrivo dei carabinieri di Desenzano, che indagano insieme al Nucleo operativo di Brescia, il campo risultava però ormai deserto.
Nessuna traccia del marito di Dolores Dori e del consuocero: i due uomini sarebbero scomparsi subito dopo il delitto, che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuto poco prima delle 19 di giovedì.