Al tribunale di Milano oggi, 23 settembre, si è aperta l’udienza predibattimentale del processo per truffa aggravata all’influencer Chiara Ferragni, dopo lo scandalo della finta beneficenza all’ospedale Regina Margherita di Torino.

Parti civili per chiedere il risarcimento

Sono tre le richieste di costituzione come parti civili arrivate al giudice. Due di queste arrivano dalle associazioni Casa del consumatore e Adicu, mentre la terza è di una donna 70enne. Con la sua legale Giulia Cenciarelli, ha spiegato di aver acquistato il pandoro di Ferragni al prezzo di poco più di nove euro, pensando di fare beneficenza. Solo in un secondo momento, però, la donna ha saputo della presunta truffa e adesso spera di ottenere un risarcimento di 500 euro.

Alessandra Balocco, non luogo a procedere

Ferragni non si è presentata in tribunale. Oltre a lei, sono imputati il suo ex manager Fabio Maria Damato e il presidente del Cda di Cerealitalia, a capo di Dolci Preziosi, Francesco Cannillo. Il giudice ha emesso la sentenza di non luogo a procedere per Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata dell’omonima azienda, deceduta poche settimane fa.

La finta beneficenza

Quello di oggi è l’ultimo tassello della vicenda che ha compromesso la credibilità di Ferragni. L’accusa di truffa aggravata è legata alla presunta pubblicità ingannevole nelle vendite di pandori Balocco, chiamati Pink Christmas, e uova di Pasqua Dolci Preziosi. Tra il 2021 e il 2022, questa merce veniva venduta a prezzo maggiorato in molti supermercati, facendo leva su presunte iniziative benefiche in collaborazione con l’influencer. Nel caso dei pandori, Ferragni prometteva di sostenere l’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, era stata solo la Balocco a effettuare una donazione benefica all’ospedale, il cui importo era del tutto slegato dai profitti delle vendite del dolce.

Le parole degli avvocati

Uscendo dal tribunale, gli avvocati di Ferragni Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana hanno provato a sfuggire ai cronisti. “Il processo proseguirà il 4 novembre – spiegano – Oggi non abbiamo discusso del tipo di rito con cui proseguirà il processo”.

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