PADOVA, 30 settembre 2025 – La Serie BKT regala questa sera una partita che, per quanto equilibrata, non tradisce il suo senso più autentico: la fatica. Padova e Avellino si dividono la posta sul terreno dell’Euganeo, 2-2, in un confronto che avrebbe potuto favorire uno come l’altro, se non fosse intervenuta la determinazione, quella qualità che non si compra e non si improvvisa.
I padroni di casa passano in vantaggio con Sgarbi al 9’ e Buonaiuto al 29’, segnali chiari della loro intenzione di comandare la gara. Tuttavia, l’Avellino, squadra che conosce il valore della pazienza e della disciplina, reagisce immediatamente: Biasci accorcia al 31’ e Lescano pareggia al 44’, ristabilendo una parità che sa di meritata equità. Non è una storia di eroi, ma di uomini che svolgono il proprio mestiere con attenzione e costanza.
Il filo della partita
Nei primi minuti entrambe le squadre mostrano la loro intenzione: Varas e Capelli cercano spazi, Milani risponde con un tiro potente, respinto da Fortin. Poi il vantaggio del Padova nasce da un calcio d’angolo: Favale pennella, Sgarbi colpisce di testa e la palla si infila alle spalle di Iannarilli. Al 29’, Buonaiuto, servito da Varas, colpisce con precisione sotto l’incrocio dei pali. Sembra fatta, ma l’Avellino non si scompone.
Kumi penetra sulla sinistra, Lescano fa da sponda per Biasci: il gol arriva, il divario si riduce. Poco prima dell’intervallo, su cross di Missori, Biasci funge da velo per Lescano, che sigla il pareggio con un gesto tecnico misurato, essenziale, senza clamore. La ripresa non altera il punteggio: entrambe le squadre tentano, alcune azioni sfiorano il colpo risolutivo, ma l’equilibrio resta.
Lescano: la prima marcatura e il senso del gruppo
Facundo Lescano racconta la partita con la misura di chi conosce la fatica dei campi: “È stata una bella occasione per partire dal primo minuto, sfruttata al meglio. Con il gol e l’assist per Biasci segno la mia prima marcatura in Serie B. Un traguardo che arriva dopo anni sui campi polverosi della Serie C e talvolta della D. Un’emozione speciale”.
Sulla squadra, Lescano sottolinea il valore della costanza: “Fondamentale non andare all’intervallo in svantaggio; questo punto in trasferta vale oro. Il lavoro lo abbiamo portato avanti in silenzio, e il gol di stasera è il minimo per regalare una gioia a questa gente”.
Biancolino: il mestiere e il carattere
Il tecnico dell’Avellino, Raffaele Biancolino, commenta con rigore e lucidità: “Fino alla fine ci abbiamo provato, ma è un peccato non portare a casa i tre punti. Molti si sarebbero accontentati del pareggio, noi abbiamo voluto osare”.
Sulla gestione della partita aggiunge: “La squadra mostra continuità e lascia poco agli avversari. Alcune occasioni sono state sprecate, ma il pareggio è accettabile. Un po’ di rammarico resta per disattenzioni individuali, soprattutto sui calci d’angolo”.
Riguardo alla crescita del gruppo: “In sei giornate la squadra ha compreso la categoria e acquisito fiducia. Otto giocatori diversi hanno già segnato. La rimonta in partite come quella di Carrara conferma: questa squadra ha carattere. E il carattere, si sa, non si insegna”.