Sean Diddy Combs, meglio noto come Puff Daddy, è stato condannato dal tribunale di New York a 50 mesi di carcere e al pagamento di una multa di 500mila dollari, per reati legati alla prostituzione. La star dell’hip hop e produttore musicale aveva chiesto al giudice Arun Subramanian la clemenza sostenendo di non essere più «la vecchia versione di me, morta in prigione». Ma nella sentenza il giudice ha ribadito: «Una storia di buone azioni non può cancellare il trascorso di questo caso, che dimostra che lei ha abusato del potere e del controllo sulle vite delle donne che lei diceva di amare».
Lo scorso luglio Diddy, arrestato nel settembre del 2024, era stato giudicato colpevole di due capi d’accusa per trasporto di persone ai fini della prostituzione, mentre era stato assolto dalle accuse più gravi di tratta di esseri umani a scopo sessuale e di essere a capo di un’organizzazione criminale per lo sfruttamento sessuale. È il caso dei Freaks Off, le feste organizzate da Sean Diddy Combs in prestigiosi hotel di New York ma anche in California e Florida, poi degenerate in feste all’insegna della droga e violenza sulle sue fidanzate, come emerso durante il processo. L’accusa aveva chiesto almeno dieci anni di carcere. Il suo caso è stato definito dal New York Times come il #MeToo dell’industria musicale.
La condanna arrivata in queste ore ha suscitato la reazione dell’ex fidanzata Casandra Cassie Ventura e dei suoi legali. La donna aveva presentato una causa nel 2023, accusando Diddy di violenza e abusi sessuali durante la loro relazione tra il 2007 e il 2018. Dopo le sue accuse, a catena ne sono arrivate diverse altre a effetto domino. «Niente può cancellare il trauma subito da Combs», hanno dichiarato i suoi legali Douglas Widgor e Meredith Firetog. «Ma la sentenza riconosce l’impatto dei gravi reati commessi». Ventura era stata al centro di un video, pubblicato dalla Cnn, ripreso dalle telecamere di sorveglianza nel 2016, in cui si vedeva Sean Diddy prenderla a calci e trascinarla dentro un hotel.
Durante il percorso di riabilitazione in carcere, Diddy aveva scritto una lettera al giudice in cui esprimeva vergognaper quanto fatto: «La scena e le immagini di me che aggredisco Cassie mi tornano in mente ogni giorno».