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Si è chiusa con i partiti nazionali tutti schierati anche la campagna elettorale in Calabria, al voto il 5 e 6 ottobre. Giuseppe Conte con lo sfidante Pasquale Tridico sul palco di Rossano-Corigliano nel nord della regione (Elly Schlein ha partecipato in video-collegamento). Fdi ha schierato Arianna Meloni a Catanzaro, insieme al governatore uscente Roberto Occhiuto in cerca del bis. Mentre Matteo Salvini a Reggio Calabria ha puntato tutto sul Ponte sullo Stretto, dicendosi convinto che il centrosinistra «non perderà, stra-perderà».

L’appello al voto

Sale e piazze piene, nonostante il freddo insolito. E appello di tutti i candidati ad andare a votare per evitare che le urne, invece, siano vuote. Un voto fissato con un anno di anticipo sulla scadenza naturale, per la decisione di Occhiuto, a luglio, di dimettersi – ricandidandosi contestualmente – per sottrarsi al logoramento, dopo avere saputo di essere indagato per corruzione dalla Procura di Catanzaro.

Il rischio astensionismo record

Ma è proprio l’astensionismo il fantasma che aleggia sulle elezioni calabresi. Quattro anni fa l’affluenza fu del 44,3%. Nelle Marche una settimana fa il calo è stato di oltre 9 punti (dal 59,7 al 50 per cento). Se ci fosse un calo anche solo di 4-5 punti in Calabria si andrebbe sotto la soglia psicologica del 40%. Un rischio concreto. Anche se il sondaggista Antonio Noto fa notare che «il voto in Calabria è meno ideologico e più legato al candidato, perciò è improbabile una flessione dell’affluenza paragonabile a quella delle Marche». Senza dimenticare che «la Calabria registra da sempre la maggior quota, circa il 30%, di residenti all’anagrafe che in realtà vivono per studio o lavoro fuori regione. E che non tornano a casa per votare»

L’ultimo giorno di campagna elettorale

Nell’ultimo giorno campagna elettorale Occhiuto è andato all’attacco dello sfidante, stigmatizzando la «proposta assurda» di sospendere il bollo auto per i calabresi. Per il candidato del centrosinistra si tratta di una compensazione per le «strade dissestate». Per il governatore uscente, e ricandidato, si tratta invece di una misura che porta «178 milioni» senza i quali «saremo al dissesto». Tridico, ha incalzato Occhiuto, sta facendo una campagna «da Cetto La Qualunque e se durasse ancora un po’ direbbe pure che imbianca casa a tutti…». Giuseppe Conte invece si è detto convinto che «l’onda dei cittadini» possa riservare «brutte sorprese» a Occhiuto e anche la segretaria Dem Elly Schlein ha invitato ad andare a votare perché solo così «possiamo fare la differenza»