Sono ore difficili, quasi drammatiche, per Maurizio Landini, Elly Schlein, Giuseppe Conte, la cantante Elisa, il comico Iacchetti, ma anche Corrado Formigli, Lilly Gruber e flottanti vari. Quando si dice che la sfiga (di essere comunisti) è un’amante fedele che non ti abbandonerà mai: proprio sul più bello la storia ti volta le spalle e addio piazze piene, barche veleggianti, picchi di ascolti. Già, per la sinistra la sola idea che possa davvero finire in pochi giorni la guerra tra Israele e Hamas è una vera iattura. Che poi possa finire per merito di quel puzzone fascista di Trump non ha alcun senso; che Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini possano dire che “è anche merito mio” addirittura li fa andare ai pazzi. Per mesi hanno campato di genocidio, che anche se non era vero faceva così partigiani dirlo. Sparire di pace è davvero inaccettabile. Ma come? Ci avevamo – dicono – preso così gusto a fermare l’Italia un paio di giorni alla settimana che adesso l’ingrata Hamas ci molla con le cantine ancora colme di spranghe, molotov e tutto l’armamentario necessario alla rivoluzione che capace vada male se si è costretti ad aspettare la prossima guerra. Vatti a fidare degli ebrei che non mantengono il punto di sterminare i palestinesi fino all’ultimo uomo, e pure maledetti palestinesi che non si fanno sterminare. Alla sinistra non resta che sperare in un colpo di scena che faccia saltare le trattative, in subordine aggrapparsi ai rispettivi estremismi, i coloni radicali e i terroristi duri e puri: magari loro continueranno a darsele di santa ragione in modo che non più una tangenziale ma almeno una provinciale la si possa occupare. Già Pd e compagni hanno fatto una figura di palta non votando in Parlamento la mozione a sostegno del piano che sta portando alla pace, già si è scoperto che sulle barche di Flotilla non c’era neppure uno scatolone di aiuti umanitari e anche questa è cosa imbarazzante da spiegare, se aggiungiamo che Netanyahu, smentendo gli auspici, ha trattato coi guanti i flottanti italiani beh, per la sinistra parliamo di un week-end da dimenticare.

Restano la devastazione dello striscione pro 7 ottobre che ieri faceva bella vista nella testa del corteo pro Hamas che ha sfilato per le strade di Roma e le aggressioni alle forze dell’ordine. Ma qui si esce dalla politica e si entra nell’anatomia umana, zona genitali: coglioni.