«La luna si era nascosta dietro le nuvole. Il vento sputava raffiche oblique di neve ghiacciata. Dall’alto muro nero della palizzata, attraverso uno squarcio all’apparenza troppo stretto per un essere umano, la ragazza si arrampicò nella terribile vastità della natura selvaggia».

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È questo l’incipit dell’ultimo romanzo di Lauren Groff, scrittrice statunitense non ancora cinquantenne ma già acclamata da pubblico e critica. Nel vasto mondo selvaggio (Bompiani) è la storia di una fuga rocambolesca e della conseguente vita nei boschi, in balia di una natura matrigna e piena di insidie, di una giovane donna agli albori del Seicento.

Il ritmo è serrato, la voce della scrittrice forte e convincente e non abbandona mai il lettore e la sua eroina. Io che prediligo le ambientazioni metropolitane e contemporanee sono rimasta affascinata dalla narrazione cruda e realistica di questa avventura ai confini della sopravvivenza.

Serena Dandini (foto di Gianmarco Chieregato).

La protagonista per sfuggire a una vita di angherie in un mondo spietato preferisce l’abbraccio con un ambiente disseminato di pericoli che mettono a dura prova la resistenza del suo fragile corpo. La foresta buia, gelata e piena di minacce è comunque da preferire a una cosiddetta civiltà che ha costretto la giovane a essere chi non voleva.

Nonostante le prove severe a cui viene sottoposta, la ragazza impara ad apprezzare la bellezza della natura e la sua magica potenza: un romanzo avvincente che esplora la crudeltà del colonialismo, l’ipocrisia degli uomini e ci ricorda la forza che può infondere la ribellione.

“Nel vasto mondo selvaggio” di Lauren Groff (Bompiani)

E una pacata ribelle è anche l’autrice del libro che senza inabissarsi nelle paludi della Florida dove vive ha scelto di combattere, non i coccodrilli, ma la non meno pericolosa miopia dell’amministrazione Trump che ha deciso di censurare in scuole e biblioteche i libri disapprovati dall’ideologia Maga.

L’escalation è sotto gli occhi di tutti. Si chiudono i programmi tv sgraditi al governo e viene minacciato chi li difende e già in diversi Stati Usa sono state messe al bando opere con protagonisti di colore o queer e le narrazioni con riferimento al femminismo, all’inclusione.

Tante sono le voci che si sono alzate per difendere la libertà di parola tutelata dal Primo Emendamento ma Lauren Groff ha pensato di fare di più aprendo a Gainesville una libreria dove si possono trovare tutte le opere messe all’indice. Si chiama The Lynx – la lince – un animale selvaggio estremamente intelligente e dalla vista infallibile che non ha paura di sfidare i potenti tycoon.

Tutti gli articoli di Serena Dandini.

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