Sono un 35enne di Pozzuoli e un 43enne di Caivano, i due operai rimasti gravemente feriti oggi in un incidente sul lavoro avvenuto a Pompei. Sono ricoverati in gravi condizioni con prognosi riservata.

Pare che entrambi indossassero i dispositivi di sicurezza. È stata la rottura del braccio meccanico di una gru a causare la caduta dei due operai da un’altezza di circa 15 metri. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, sono volte a ricostruire come si sia verificato l’incidente.

L’episodio è avvenuto nei pressi di un supermercato e l’area è stata sequestrata. L’operaio più grave è ricoverato all’Ospedale del Mare di Ponticelli, l’altro è stato portato al San Leonardo di Castellammare di Stabia. Sul posto sono intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine. 

Un nuovo caso di incidente sul lavoro dopo quello che nei giorni scorsi ha portato al decesso di tre operai in zona collinare a Napoli.

I commenti

Più controlli anche nel periodo estivo vengono richiesti da Cisl Napoli a proposito di quanto accaduto. “Mentre attendiamo l’esito delle indagini relative a questo ulteriore incidente sul lavoro che solo per puro caso non ha avuto un esito drammatico, anche se uno degli operai è in condizioni gravi – afferma Melicia Comberiati, segretaria generale della Cisl di Napoli – ci chiediamo quanto ancora dobbiamo affidarci al caso, alla fortuna. E se invece cominciassimo tutti a esercitare un controllo severo? È vero che l’indignazione non basta più, ma è anche vero che siamo in estate, periodo in cui i cantieri improvvisati, eludendo ogni regola, la fanno da padrona. Abbiamo dei dati oggettivi che spiegano come si ripetano queste tragedie con le stesse dinamiche, ma non si interviene per evitarle anche se si sa da cosa sono causate. Abbiamo le leggi, basterebbe applicarle per mettere tutti nelle condizioni di sicurezza per non continuare a contare i morti e i feriti”.

“A 48 ore dalla tragedia di Napoli, ancora un grave incidente a Pompei – sottolinea invece il segretario regionale della Uil Campania, Giovanni Sgambati – L’auspicio è che i due lavoratori possano farcela”. “Non può essere una casualità – afferma ancora – si continua a sottovalutare la sicurezza per la fretta e il profitto”. Il sindacato chiederà alla prefettura di Napoli di riconvocare il tavolo sulla sicurezza per intensificare i controlli, “pur sapendo che ciò non sarà sufficiente”. Sgambati chiede un intervento deciso anche a livello legislativo: “Il parlamento si assuma la responsabilità di legiferare con urgenza per l’introduzione dell’omicidio colposo sui luoghi di lavoro e per la creazione di una procura speciale dedicata alla sicurezza. È un passo necessario per garantire giustizia alle famiglie dei lavoratori morti e di chi resta invalido”.

La tragedia di venerdì scorso

Intanto è notizia di oggi che la Procura di Napoli ha notificato gli avvisi di garanzia nei confronti delle quattro persone interessate dalle indagini sulla morte dei tre operai tragicamente deceduti sul lavoro venerdì scorso nella zona collinare di Napoli.

Martedì intorno alle 14.30 sarà conferito l’incarico al medico legale scelto dagli inquirenti (pm Stella Castaldo, procuratore aggiunto Antonio Ricci) per l’esame autoptico sulle tre salme. Nel frattempo la Uil Campania e l’organizzazione di categoria Feneal regionale hanno dato mandato ai propri legali per costituirsi parte civile nel procedimento per la morte degli operai.

La comunità parrocchiale di Cappella Cangiani, sul cui territorio è avvenuto l’incidente il tragico incidente sul lavoro in cui venerdì scorso hanno preso la vita i tre operai, ha organizzato una veglia di preghiera per questa sera. In piazzetta Tina Pica, in via Domenico Fontana, alle ore 20, ci sarà la recita del Santo Rosario per i tre lavoratori deceduti e per le loro famiglie.

Nel frattempo il Comune di Arzano ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali di Luigi Romano, 67 anni, una delle tre vittime.