A Mandalika domina il caos: in una gara dai tanti colpi di scena, l’azione in pista finisce con una bandiera rossa. In una lotta per le prime posizioni, Adrian Fernandez, leader della corsa in quel momento, centra in pieno David Munoz: il pilota spagnolo rotola sull’asfalto e la corsa viene fermata per quello che appare come un grave infortunio. La comunicazione arrivata dalla direzione gara è che il numero 64 è cosciente ed è stato trasportato al centro medico. 

Dopo la penalizzazione di due long lap al pilota Leopard, José Antonio Rueda ha potuto festeggiare il suo titolo. Il numero 99, scattato dalla nona casella, ha messo insieme una rimonta dalle retrovie, riuscendo non solo a far meglio dei suoi diretti avversari, Angel Piqueras e Maximo Quiles, ma centrando anche la vittoria (si trovava in seconda posizione, dietro Fernandez).

La conferma della salita di Luca Lunetta e Guido Pini sul podio arriva nel parco chiuso, dopo momenti di esitazione. Inizialmente, Quiles era considerato in seconda posizione: negli ultimi atti della corsa, lo spagnolo era stato penalizzato con Piqueras con un long lap per aver tagliato curva 9. Se il pilota Aspar ha effettivamente scontato la sua penalità all’inizio del diciannovesimo giro, l’ordine di gara considerato era quello della volata precedente. 

La direzione gara è nuovamente intervenuta convertendo il long lap di Quiles in 3 secondi di penalità, ma nei primi momenti dell’ufficializzazione del podio dei due italiani, c’erano dubbi sulle posizioni di entrambi. 

Le posizioni degli altri italiani: Stefano Nepa è nono, Dennis Foggia undicesimo, Matteo Bertelle dodicesimo, Riccardo Rossi diciottesimo.