Un racconto tra pubblico e privato quello di Annamaria Bernardini De Pace a Verissimo, che ha parlato per la prima volta a cuore aperto della sua vita, del suo passato, dell’inizio della sua carriera, e della scelta di sostenere Raoul Bova – suo ex genero – nella vicenda degli audio privati diffusi da Fabrizio Corona.

Verissimo, Annamaria Bernardini De Pace e le parole inattese per Raoul Bova

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Annamaria Bernardini De Pace scriveva sulle pagine de Il Giornale la lettera al vetriolo “Caro genero degenerato, vai e non tornare”. Una missiva indirizzata a un destinatario sconosciuto che però ai tempi (parliamo del 2014) fece parecchio discutere vista la vicinanza temporale alla separazione tra Raoul Bova e Chiara Giordano, figlia dell’avvocata divorzista più famosa d’Italia.

Di tempo ne è passato, dato che oggi, proprio la stessa Annamaria Bernardini De Pace, che dava del “vigliacco” a un genero immaginario, da qualche mese ha preso le difese dell’attore. L’avvocata è infatti riuscita a far rimuovere i contenuti diffusi da Fabrizio Corona, le chat e gli audio scambiati con Martina Ceretti, conversazioni private che parlavano di un incontro e svelavano come la relazione fra l’attore e Rocío Muñoz Morales fosse terminata.

E così, dopo che Bova è stato ospite di Verissimo, anche l’avvocata divorzista dei vip è passata dal salotto di Silvia Toffanin, con un racconto tra vita pubblica e privata. Impossibile ovviamente non parlare dello scandalo che ha travolto l’attore durante l’estate appena trascorse.

Per me Raoul Bova è una delle persone più buone del mondo. Io e i miei nipoti siamo fieri di lui perché non ha accettato un ricatto. Ha subito un vero e proprio ricatto, un tentativo di estorsione assolutamente evidente. Lui non l’ha accettato e questo dimostra il Dna che ha poi trasmesso anche ai figli“, ha spiegato, riferendosi ad Alessandro Leon (2000) e Francesco (2001), i figli che Raoul Bova ha avuto con Chiara Giordano durante il loro matrimonio durato dal 2000 al 2013.

“Sono stata molto felice di poterlo aiutare. Poi adesso c’è stata anche la separazione. La vita è fatta così: tanti periodi di tanti amori, di tante storie”, aggiunge Annamaria Bernardini de Pace riferendosi alla separazione tra Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales.

L’ex marito e la separazione

Nel salotto di Verissimo Annamaria Bernardini De Pace si è aperta raccontando della sua famiglia d’origine e, soprattutto, della propria vita sentimentale. Si sposò molto giovane con quello che pensava sarebbe stato l’amore della sua vita, conosciuto all’università: “Mi sono innamorata del mio professore di diritto romano. Ci siamo sposati subito, abbiamo messo su famiglia, però ho dovuto lasciare l’università perché era geloso. Quindi ho smesso ed ero felice della mia scelta”.

Sempre controcorrente, mentre le altre donne stavano conquistando la libertà di lavorare e sgomitavano per avere il diritto di parola, lei sceglieva la famiglia. Non ha mai rinnegato questa scelta, anche quando poi ha cambiato idea e ha ripreso in mano i libri di giurisprudenza e si è laureata, diventando avvocato.

“A un certo punto è finito l’amore e ho ripreso gli studi. Ho divorziato (era il 1976, ndr) e ho fatto tutto da sola; mi sono addirittura separata da sola. Avevo preparato un ricorso terribile e contemporaneamente uno di accordo; salendo le scale vidi mio marito, lo aspettati e gli dissi: ‘Qui ho questo dove ti distruggo, e questo è quello dove facciamo i genitori alleati per i nostri figli. Quale vuoi seguire? Non mi interessa quanto mi dai’”, ha raccontato, spiegando che scelse di chiudere in serenità.