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Redazione Online
La crisi tra Cambogia e Thailandia ha ragioni storiche. Ma intanto i Paesi hanno accettato l’accordo per un cessate il fuoco «immediato e senza condizioni» a partire dalla mezzanotte di oggi (ora locale)
La Thailandia e la Cambogia hanno concordato una tregua «incondizionato». Lo ha annunciato Anwar Ibrahim, il leader della Malesia mediatrice tra i due Paesi, al termine dell’incontro a Kuala Lumpur tra i premier Phumtham Wechayachai e Hun Manet.
I due, ha spiegato Anwar, hanno «espresso le loro posizioni e la volontà di arrivare a un cessate il fuoco immediato». Secondo il premier malesiano, si tratta di «un primo passo fondamentale per la «de-escalation» e per il ripristino della pace e della sicurezza». Anwar ha anche detto che domani mattina, dopo l’entrata in vigore della tregua, è in programma un «incontro informale» tra comandanti militari delle forze armate, seguito il 4 agosto prossimo da una riunione tra addetti militari con la mediazione della presidenza dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico
Il primo ministro della Cambogia, Hun Manet, ha parlato di un «incontro molto buono» con la controparte Phumtham, e ha espresso l’auspicio che i combattimenti cessino «immediatamente». Ha ricordato come gli scontri, iniziati la scorsa settimana, abbiano provocato lo sfollamento di almeno 300 mila persone su entrambi i versanti della frontiera.
Il leader cambogiano, oltre ad Anwar, ha ringraziato anche il presidente statunitense Donald Trump – che dopo l’accordo ha telefonato i due leader – e il governo cinese per il loro coinvolgimento nel processo di mediazione. Secondo Hun Manet, il risultato dell’incontro odierno «garantirà tante opportunità per centinaia di migliaia di persone in tutti e due Paesi, perchè si possa tornare alla normalità», iniziando a «ricostruire un clima di fiducia tra Cambogia e Thailandia».
28 luglio 2025 ( modifica il 28 luglio 2025 | 17:16)
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