Michaela Benthaus, 33 anni e nazionalità tedesca, è la prima astronauta in sedia a rotelle pronta a volare nello spazio e, come ama ripetere, è la prima, ma non intende affatto essere l’ultima. Da anni lavora all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) dove si occupa di Mars Radio Occultation, radio-occultazioni marziane e, nonostante un incidente che l’ha costretta su una sedia a rotelle, sogna di volare nello spazio. Avrà il privilegio di poter esaudire il suo desiderio diventando la prima astronauta in sedia a rotelle a partecipare a una missione commerciale suborbitale con il razzo New Shepard di Blu Origin, l’azienda di Jeff Bezos, diventando così pioniera nel cammino delle pari opportunità in quanto donna e in quanto portatrice di disabilità. Per ora non le è permesso di condividere quando sarà il grande momento: «Blue Origin lo annuncerà poco prima della data di lancio» spiega al Corriere della Sera. 

La carriera di Michaela Benthaus non è soltanto il frutto di un percorso accademico eccellente, ma anche di una resilienza straordinaria. Dopo un incidente nel 2018 che l’ha costretta sulla sedia a rotelle, non si è mai persa d’animo, continuando a inseguire quel sogno di decollare nello spazio. «Ho avuto un incidente in downhill (discesa a tutta velocità in mountain bike su sentieri accidentati) il 30 settembre 2018. Sono passati sette anni da allora, avevo 26 anni. Lo sport è sempre stato una parte importante della mia vita, quindi è stato davvero difficile per me quando tutto questo è venuto meno» ci racconta Michaela. «Ero alla fine della laurea triennale in meccatronica e avevo sempre voluto studiare ingegneria aerospaziale per il master, quindi dopo l’incidente mi sono concentrata molto su questo». Oggi si dice «molto emozionata e grata di avere una simile opportunità», ma aggiunge: «sarei ancora più felice se non dovessi essere io la prima e se le persone con disabilità potessero semplicemente candidarsi come astronauti come chiunque altro».