Seggi aperti anche oggi, dalle 7 alle 15.. Tre i candidati: il governatore uscente Roberto Occhiuto (per il centrodestra), Pasquale Tridico (per il campo largo di centrosinistra) e Francesco Toscano, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare. Rispetto alla precedente tornata elettorale, quattro anni fa, il dato è in calo di circa 2 punti percentuali
In Calabria si vota per le elezioni regionali. Nella giornata di domenica 5 ottobre i seggi sono rimasti aperti dalle 7 alle 23, mentre lunedì 6 si può votare dalle 7 alle 15. Attesi alle urne 1,9 milioni di calabresi. Sul voto pesa il rischio dell’astensionismo. Nel 2021, andò alle urne soltanto il 44% degli aventi diritto e in molti temono che questa percentuale possa ulteriormente abbassarsi. candidati sono tre: il governatore uscente Roberto Occhiuto (per il centrodestra), Pasquale Tridico (per il campo largo di centrosinistra) e Francesco Toscano, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare. Questa mattina Occhiuto ha votato alle 11, a Cosenza. Allo stesso orario Toscano si è recato alle urne a Gioia Tauro. Tridico, invece, non può votare, non avendo la residenza in Calabria ma a Roma.
L’affluenza in Calabria alle ore 23
Alla chiusura dei seggi di domenica, alle ore 23, è del 29,08% l’affluenza in Calabria, per l’elezione del presidente della Giunta regionale e dei 30 consiglieri. Il dato, sul sito Eligendo del Ministero dell’Interno, si riferisce a tutte le 2.406 sezioni dislocate nelle tre circoscrizioni elettorali calabresi. Rispetto alla precedente tornata elettorale, quattro anni fa, il dato è in calo di circa 2 punti percentuali: nel 2021, alla stessa ora, aveva votato infatti il 30,87%. La provincia in cui si è votato di più è quella di Reggio Calabria, quella in cui si è votato di meno è quella di Cosenza.
A 104 anni al seggio per votare
Nel corso delle elezioni regionali in Calabria, a recarsi alle urne è stato anche un elettore ultracentenario: Vincenzo Cretella, nato nel 1921, è uscito di casa per andare ad esercitare il suo diritto di voto all’età di 104. L’uomo, un ex docente che ha insegnato per molti anni a Carolei, ha espresso il suo voto nella Scuola elementare “C. Alvaro”.

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Come si vota
Gli elettori potranno votare su un’unica scheda, dove sarà presente il simbolo di ciascuna lista e a fianco il nome del candidato alla carica di Presidente della Giunta collegato. Il simbolo delle liste è inserito in un apposito rettangolo, affiancato da due righe per l’eventuale espressione di una o due preferenze. Alla destra sono riportati nome e cognome del candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale collegato alla lista circoscrizionale. L’elettore può votare solo per un candidato Presidente, o per un candidato Presidente e per una lista collegata, o solo per una lista. Se però viene espresso solamente il voto a favore di una lista, il voto si trasferisce al candidato Presidente collegato. Non è previsto il voto disgiunto. Ciascun elettore può esprimere uno o due voti di preferenza, nel rispetto della doppia rappresentanza di genere.

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Il sistema elettorale in Calabria
Lo spoglio dei voti determinerà l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e quella del Consiglio regionale. Sono in totale 31 i membri del Consiglio che saranno eletti: uno è di diritto il Governatore eletto, mentre dei restanti 30 consiglieri, 24 sono eletti sulla base di liste circoscrizionali e 6 con sistema maggioritario. Il territorio della Regione è diviso in tre circoscrizioni – Nord, Centro e Sud – corrispondenti al territorio di una o più province. Il sistema proporzionale è dunque corretto dall’assegnazione di un premio di maggioranza: nel caso in cui la lista regionale maggioritaria – o collegata al candidato Presidente risultato eletto – abbia conseguito un totale di seggi pari o superiore a 15, ottiene ulteriori 3 seggi da ripartire proporzionalmente tra le liste che la compongono nell’ambito dei 6 seggi da assegnare con metodo maggioritario. Gli altri 3 seggi vengono distribuiti con lo stesso metodo proporzionale tra le liste minoritarie. Qualora invece la lista regionale maggioritaria abbia ottenuto complessivamente meno di 15 seggi, le vengono attribuiti tutti i 6 seggi. Una volta attribuito il premio di maggioranza, avviene un ultimo passaggio. L’Ufficio elettorale infatti svolge un’ulteriore verifica per assicurare che la coalizione vincente abbia ottenuto almeno 16 seggi – pari al 55% dei seggi del Consiglio – se la coalizione ha ottenuto una percentuale di voti inferiore al 40%; oppure che abbia ottenuto almeno 18 seggi – pari il 60% dei seggi del Consiglio – se la coalizione ha ottenuto una percentuale di voti pari o superiore al 40%. Nel caso sia necessario attribuire seggi aggiuntivi per raggiungere questi numeri, questi sono sottratti alle liste non collegate con il Presidente eletto.
I candidati
In totale i candidati per la presidenza sono tre: il governatore uscente Roberto Occhiuto di Forza Italia, che si è dimesso a luglio, corre sostenuto dalla coalizione di centrodestra composta da 8 liste: FI, FdI, Lega, Noi Moderati, Unione di Centro, Forza Azzurri e Occhiuto Presidente, cui si aggiunge la lista Sud chiama Nord -Partito Animalista Italiano. Il ‘campo largo’ schiera invece Pasquale Tridico, europarlamentare M5S ed ex presidente dell’Inps: è sostenuto da diverse forze politiche, che vanno dal Partito democratico al Movimento 5 stelle, da Avs a Italia Viva fino a Demos e Rifondazione comunista. Azione invece è rimasta fuori dalla coalizione. Il terzo candidato è, infine, Francesco Toscano, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare.

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