Alla fine non ci sono state sorprese. Solo la conferma che il cuore di questo sport batte forte a Padova. Il Padova Rugby si è cucito sul petto l’ottavo scudetto della sua storia nel rugby in carrozzina, il secondo consecutivo, piegando in finale i rivali di sempre dell’H81 Vicenza per 47-34.

Un successo che profuma d’impresa e che arriva contro ogni pronostico: i vicentini avevano dominato la regular season chiudendo con 30 punti, ben nove in più dei patavini. Ma quando il calendario entra nelle “Final Four”, le gerarchie saltano e contano solo testa, cuore e nervi saldi. E Padova ha avuto tutto questo, e anche qualcosa di più.

Il Pala Iseo di Milano è stato teatro del verdetto definitivo. Dopo aver superato in semifinale i Mastini Cangrande Verona con un netto 44-33, la squadra guidata da coach Tessari ha completato l’opera domenica, controllando la finale dall’inizio alla fine e chiudendo con tredici lunghezze di vantaggio sui rivali.

Sempre avanti, sempre padroni del campo. «Le finali non si giocano, si vincono», la filosofia del club patavino è racchiusa tutta in questa frase, ripetuta nello spogliatoio prima della finale. E la squadra l’ha presa alla lettera. Girardello e compagni non hanno lasciato spazio a dubbi o recriminazioni, firmando una vittoria costruita su esperienza, lucidità e una fame che non conosce sazietà. 

Su tutti ha brillato Di Fiore, autentico trascinatore e top scorer stagionale con 19 mete, ancora una volta decisivo nei momenti chiave. Ma il trionfo porta la firma di tutti: dirigenti, staff e atleti che hanno costruito un gruppo solido, coeso e affamato.

I risultati della Final Four

4 ottobre

  • H81 Vicenza – Dragons Milano 38-38
    Padova – Mastini Cangrande Verona 44-33

5 ottobre

  • Dragons Milano – Mastini Cangrande Verona 36-27
    Padova – H81 Vicenza 47-34

Classifica finale:
1 – Padova Rugby – Campione d’Italia
2 – H81 Vicenza
3 – Dragons Milano
4 – Mastini Cangrande Verona
5 – Romanes Ares Rugby Roma
6 – Amatori Rugby Capoterra

Questo ottavo scudetto, oltre a confermare il dominio di Padova nella disciplina, assume un sapore speciale proprio perché inaspettato. «Uno scudetto inaspettato, e proprio per questo ancora più magico, intenso, leggendario» hanno commentato dai social ufficiale del club.

Un successo reso possibile anche dal supporto del Comitato Italiano Paralimpico, dal patrocinio del Comune di Milano e dal lavoro di Dragons Rugby, che hanno contribuito a dare forma a un campionato sempre più importante sia dal punto di vista sportivo sia da quello sociale. 

Il vecchio leone padovano ha ruggito ancora. E lo ha fatto forte, come nelle giornate destinate a entrare nella storia. Oggi Padova ha difeso il titolo, ha scritto un’altra pagina di gloria e ha dimostrato che i suoi limiti sono solo punti di partenza. Il rugby in carrozzina italiano ha ancora un padrone. E veste, ancora una volta, biancorosso.