Bologna, 6 ottobre 2025 – Ogni volta che Pecco Bagnaia sembra trovare una scintilla poi, puntualmente, al weekend successivo si spegne. Al Balaton qualcosa in gara la domenica si era visto, poi nuova crisi, a Motegi c’era stato un fine settimana perfetto con tripletta ma in Indonesia si è tornati indietro ai problemi di Misano. Il pilota Ducati, su un tracciato che ha messo in difficoltà tante Desmo a parte quella di Aldeguer, ha chiuso lontanissimo dai vertici sia in qualifica, sia in sprint race ,sia in gara, dove era ultimissimo prima di cadere all’ultima curva. Addirittura dietro a Chantra, uno che tendenzialmente se ne mette pochissimi alle spalle. Insomma, un nuovo disastro. La caduta, poi, ha rimesso in scena i vecchi problemi e appena Bagnaia ha forzato un po’ è finito a terra. Ma il concetto di ‘forzare’ è molto labile dato che stava cercando di prendere Chantra e non il primo che era Aldeguer, poi dominatore della gara. Nel post gara Bagnaia non ha voluto affrontare le interviste con i giornalisti e le uniche sue parole pubbliche sono frutto di una nota audio diramata ai media.
Bagnaia: “Speriamo di trovare una soluzione”
Soliti problemi per Bagnaia con una Desmosedici 2025 che proprio non gli piace. I test di Misano sembravano aver dato a Pecco determinate risposte, tra l’altro si mormora nel paddock abbia anche guidato la moto vecchia di Morbidelli, ma dopo la vittoria in Giappone sono tornati i problemi di grip in Indonesia assieme ai movimenti della moto in staccata. Il tutto si è tramutato in un weekend totalmente nelle retrovie e con oltre un secondo di ritardo dai migliori sul giro. Quasi da non credere: “E’ stato un fine settimana molto deludente – le parole di Bagnaia – Mi aspettavo di arrivare qui e trovare buoni risultati dopo il bel weekend in Giappone, ma non sono riuscito a spingere come una settimana fa. Sebbene questa pista non sia facile per me, pensavo di poter fare bene dato che l’anno scorso avevo vinto la Sprint e fatto terzo in gara”. Adesso si rende urgente trovare una spiegazione di quanto accaduto per arrivare a Philip Island tra due settimane con maggiori certezze: “Non ci sono risposte per ora sulle cause. Controlleremo i dati e spero che gli ingegneri possano trovare una soluzione per la prossima gara”, ancora Pecco. Infine, il mea culpa di Bagnaia per la caduta. Non sono stati compromessi tanti punti, era sostanzialmente ultimo, ma cadere non è mai una buona cosa per la squadra e Pecco ha chiesto scusa: “Chiedo scusa al team per l’incidente. Stavo provando a spingere anche se andavo più lento di 1.5 secondi, ma volevo colmare il divario dal penultimo”. Ora la palla ai tecnici per capire e risolvere i problemi perché non c’è solo il finale di stagione da salvare ma anche il campionato 2026 che per Pecco rischia di essere oltremodo difficile. Il dna della moto resterà questo e senza correttivi il feeling potrebbe non maturare mai. Leggi anche – Moto gp, spavento Marc. Aldeguer, è nata una stella