Per quanto riguarda i liberi professionisti, il Centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali ha preso in considerazione i redditi medi dichiarati negli anni dal 2017 al 2023. I 5.005 notai, che “sono tra i maggiori e più fedeli contribuenti italiani” (visto che “pagano anche la percentuale maggiore di contributi sociali per garantire pensioni uguali per tutti, evidenziando la maggiore solidarietà di categoria”) guidano la classifica con un reddito medio annuo di 160.546 euro, in calo negli ultimi due anni. Come spiega Itinerari Previdenziali, “tutti fanno la dichiarazione dei redditi e non ci sono evasioni ed elusioni che invece possono riguardare molte altre categorie”. Al secondo posto si classificano i 24.400 farmacisti titolari di farmacie con circa 107mila euro (dato rilevato dalle pubblicazioni di Federfarma), seguiti dai 243 attuari con 100mila euro di redditi dichiarati. Poi ci sono i commercialisti (88.366 euro di reddito lordo annuo), i chirurghi (74.000 euro) e i dentisti (67.000 euro). In fondo alla classifica ci sono psicologi (25.657 euro), periti agrari (23.101 euro), biologi (20.922 euro), giornalisti liberi professionisti (17.342 euro) e co.co.co (11.000 euro). Anche qui Itinerari Previdenziali fa una precisazione: non tutti i professionisi iscritti agli albi ordinistici, e quindi anche alle Casse privatizzate, fanno le dichiarazioni dei redditi. Di conseguenza, i redditi considerati nella ricerca sono delle medie che tengono conto anche degli iscritti che dichiarano redditi zero o negativi o addirittura non presentano nell’anno alcuna dichiarazione.

 

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