Niente account social per chi ha meno di 14 anni (o 15, sulla soglia ancora si sta discutendo) e paletti (età minima 18 anni) alle star adolescenti del web. In Parlamento si lavora a una legge, targata Fratelli d’Italia e Pd, che darà norme stringenti ai “baby influencer”, i giovanissimi che sponsorizzano prodotti che vanno dai cosmetici agli abiti, dalle creme ai capi sportivi, postando video e generando quindi guadagni. Si ispirano a chi l’influencer lo fa di professione e a guadagnarci sono i genitori: senza regole il rischio è quello di sfruttamento di minori. E il ddl ha l’obiettivo di porre un argine al fenomeno.