Grandissimo weekend per le franchigie italiane impegnate nello United Rugby Championship: il Benetton si sblocca e a Monigo batte in rimonta i Glasgow Warriors 16-14 e conquista il primo successo stagionale, le Zebre invece fanno addirittura il bis e dopo aver battuto Edimburgo superano anche i Lions per 22-20, conquistando il secondo posto in classifica a quota 9 punti insieme a Munster e Stormers e dietro solo ai Bulls.
Benetton: una grande rimonta
Per i biancoverdi un primo tempo complicato, ma preventivabile considerando il valore dell’avversario e la necessità di adattarsi a un nuovo stile di gioco contro una formazione come Glasgow che invece gioca a memoria. Il Benetton in realtà difende molto bene e non concede tante occasioni nonostante gli manchino possesso e territorio: i biancoverdi, costretti a placcare molto di più rispetto agli avversari, cedono due volte nella prima frazione. Al 20’ segna Oguntibeju dopo un lungo multifase, mentre alla mezz’ora McKay sfrutta un errore di posizionamento dei Leoni dopo il bel passaggio di Brown. Il Benetton però rimane in partita, piazza con Umaga e rimane attaccato nel punteggio, anche perché la mischia tiene bene (con Spagnolo e Ferrari protagonisti anche palla in mano) e la difesa impedisce agli scozzesi di chiudere la partita.
Nella ripresa la squadra di MacRae cambia marcia: i biancoverdi nel secondo tempo giocano a un ritmo molto più elevato, mettono in grande difficoltà i Warriors e ritornano sotto con la meta del solito Tommaso Menoncello, autore di un grande inizio di stagione. Alla meta contribuiscono soprattutto Fekitoa e Maile, con il primo che con un bel passaggio apre lo spazio per il break del secondo. A questo punto la partita cambia, complice anche l’ingresso di Werchon che dà una bella scossa all’incontro e un Lynagh sempre solido per tutta la partita. Il Benetton tiene bene anche in 14 dopo un cartellino giallo a Cannone e accorcia le distanze con il piede di Umaga, prima dell’azione che a tempo scaduto ribalta la partita: sugli sviluppi di una mischia Werchon innesca subito Menoncello, che porta il pallone fino al limite dei 22. A questo punto i biancoverdi preparano il drop con una serie di cariche centrali, conquistano anche un vantaggio per un fallo scozzese su Lamaro e alla fine trovano i pali con Rhyno Smith, che ribalta il punteggio per il 16-14 finale. Una partita a due facce per il Benetton che però con il grande secondo tempo di sabato sembra aver “sbloccato” qualcosa, rimontando e battendo una delle formazioni più forti dell’URC.
Zebre: ancora una vittoria
Due vittorie nelle prime due giornate: le Zebre non erano mai partite così bene. La squadra di Brunello ha giocato un grandissimo primo tempo contro i Lions, dominando in mischia e nelle fasi statiche e chiudendolo forse con un divario inferiore rispetto a quanto avrebbe potuto ottenere: il 12-3 con cui le Zebre sono andate all’intervallo è addirittura poco rispetto a quanto creato in attacco. La prima meta nasce dal solito Simone Gesi, che semina due avversari sul suo lato e scatena la furiosa accelerazione della franchigia ducale, chiusa da Stavile – player of the match – dopo un gran passaggio di Da Re. La seconda invece arriva da un drive straripante (dal quale era nata anche la meta annullata precedentemente a Stavile) con Di Bartolomeo a finalizzare. A colpire, però, è soprattutto la difesa: la salita difensiva orchestrata da Brunello e dal suo staff funziona alla perfezione, e il resto lo fanno i giocatori impegnati nel breakdown, con Mazza e Locatelli a disinnescare le uniche due azioni pericolose dei Lions nella prima frazione.
Nella ripresa i sudafricani cambiano marcia, trascinati da un grande Nico Steyn. Le Zebre rischiano grosso, rimangono in 14 per un giallo a Locatelli e subiscono due mete in 5 minuti con Kotze e Keyter, entrambe nate da due palle perse in attacco e da due ripartenze dei Lions. Poteva essere il momento di rottura della partita, invece le Zebre mantengono la calma riportandosi in vantaggio con un piazzato di Farias e non si fanno prendere dalla frenesia nemmeno dopo la meta di Brandon al 75’, nata da un’intuizione di Peed. Gli ultimi 5 minuti sono un assalto, con gli avanti che però fanno la differenza: Ruggeri, Locatelli, Ferrari (ottimo il suo ingresso) battono tutti il primo avversario e fanno sempre metri, Gesi tiene vivo il pallone con uno splendido offload e alla fine è Matteo Nocera a marcare la meta che stende i Lions, con la trasformazione di Farias a sancire il sorpasso per il 22-20 finale. Questa vittoria, al di là degli alti e bassi che ancora caratterizzano le Zebre, è la dimostrazione di quanto la squadra abbia acquisito una maturità diversa, soprattutto nelle situazioni punto a punto e contro formazioni che sulla carta hanno più esperienza nel giocarsi queste partite. Del resto, proprio l’anno scorso i Lions avevano vinto 10-9 a Parma in un match che le Zebre avevano meritato di vincere, ma che avevano buttato via a causa di una gestione sbagliata delle fasi più calde del match: il contrario di quanto accaduto questa volta, con la squadra di Brunello che invece ha vinto tutte le sfide chiave della partita, conquistando il successo.