Le ricerche del Professor Schwartz in Sudafrica
Il prestigioso European Journal of Heart Failure ha pubblicato un importante studio congiunto tra la Cape Town University (Sudafrica) e Auxologico sulla cosiddetta cardiomiopatia post-partum, una condizione che può colpire donne apparentemente sane alla fine della gravidanza o nei primi sei mesi dopo il parto.
Mentre alcune pazienti riescono a recuperare completamente lo stato di salute, altre sviluppano:
Ad oggi è ancora difficile individuare le pazienti a maggior rischio, per le quali sia indicata una terapia più aggressiva.
In questo studio italo-sudafricano (primo autore Gasnat Shaboodien), il gruppo di Auxologico guidato dal Prof. Peter J. Schwartz, Direttore del Centro Aritmie Genetiche e considerato uno dei massimi esperti mondiali della Sindrome del QT Lungo, ha analizzato numerosi geni associati all’intervallo QT, tra cui AKAP9.
Questo gene era già stato identificato 11 anni fa dallo stesso Prof. Schwartz, insieme a un gruppo di ricercatori sudafricani della Stellenbosch University, come modulatore dell’intervallo QT sull’elettrocardiogramma.
Il principale risultato dello studio è l’evidenza che, nelle pazienti con cardiomiopatia post-partum, due varianti del gene AKAP9 si associano a rischi clinici opposti:
Un dato inatteso rispetto alle conoscenze precedenti, che necessita di conferme su popolazioni più ampie, ma che apre prospettive cruciali per la stratificazione del rischio aritmico e la definizione di terapie più o meno aggressive.
Il Prof. Schwartz, con il supporto di vari collaboratori (tra cui Carla Spazzolini, Federica Dagradi e Margherita Torchio), porta avanti progetti di ricerca in Sudafrica sin dal 1999. Molti dei suoi lavori, spesso condotti in collaborazione con la Prof.ssa Lia Crotti, hanno riguardato l’identificazione di varianti genetiche comuni capaci di modificare il decorso clinico di pazienti con Sindrome del QT Lungo, con un impatto diretto sulla gestione clinica.
Le linee guida europee sul rischio cardiovascolare in gravidanza
Parallelamente, Auxologico ha contribuito alla redazione delle nuove linee guida europee sul rischio cardiovascolare in gravidanza, pubblicate sull’European Heart Journal of Cardiology e presentate durante il Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) a Madrid (29 agosto – 1° settembre), che ha visto la partecipazione di oltre 35.000 medici e ricercatori.
Tra le autrici figurano due specialiste di Auxologico:
Le linee guida forniscono raccomandazioni su patologie e condizioni diverse (fino al periodo dell’allattamento):
Il commento della Prof.ssa Crotti
“Si tratta di un tema estremamente delicato e importante che ha visto la partecipazione attiva di Auxologico. La donna, che è al centro del processo decisionale, ha il diritto di ricevere informazioni chiare ed esaustive sui rischi per sé e per il feto durante la gravidanza.
Sono presenti indicazioni precise sul rischio della gravidanza, sulle terapie, sulla gestione delle eventuali complicanze e sulla gestione del parto e della fase di allattamento. Le patologie prese in considerazione sono molteplici: dalle cardiomiopatie all’ipertensione arteriosa. Le malattie cardiovascolari possono essere pericolose durante la gravidanza, soprattutto se non vengono riconosciute e trattate. Motivo per cui è fondamentale la prevenzione del rischio cardiovascolare sin dalla giovane età, con corretti stili di vita e controlli periodici.”
L’approccio integrato di Auxologico
Il contributo di Auxologico nel campo del rischio cardiovascolare in gravidanza e nel post-partum si articola su più fronti, grazie a competenze e centri specializzati:
Questo approccio multidisciplinare consente di supportare le donne in tutte le fasi – dalla prevenzione precoce alla gestione in gravidanza, dal monitoraggio nel post-partum al follow-up cardiologico.