Il tema della salute mentale è emerso con crescente importanza, ma in Italia il quadro appare particolarmente complesso, soprattutto per le donne. L’ultimo Mind Health Report – l’indagine globale sul benessere mentale condotta da Axa con Ipsos e giunta alla quinta edizione – fotografa con chiarezza questo divario: nel nostro Paese solo il 12% delle donne dichiara di vivere uno stato di pieno benessere psicologico, contro il 21% degli uomini. Se da un lato le donne mostrano una maggiore propensione a chiedere aiuto – il 46% ricorre al supporto di professionisti, contro il 37% degli uomini – dall’altro restano più esposte a barriere concrete e culturali. I costi elevati delle cure vengono percepiti come un ostacolo dal 53% delle intervistate (quasi il doppio rispetto agli uomini, 27%), mentre la paura del giudizio sociale e dello stigma continua a pesare per il 23% (contro il 14% degli uomini). Ne emerge il ritratto di una popolazione femminile che affronta con lucidità il tema della salute mentale, ma che ancora fatica a trasformare questa consapevolezza in percorsi di cura.

In questa cornice Axa Italia ha posto le donne al centro degli impegni di lungo periodo, con progettualità dedicate ai temi dell’inclusione, dell’empowerment femminile e della lotta alla violenza di genere, e con un progressivo adeguamento dell’offerta per includere anche servizi specifici di supporto psicologico. “Dedichiamo alle donne un ecosistema di servizi personalizzabili e attivi 24h su 24 con, ad esempio, la consulenza psicologica telefonica o online (per gravidanza e parto, post partum, aborto spontaneo, ma anche diagnosi di malattia improvvisa, separazione/divorzio e molto altro) e la copertura delle visite psicologiche in caso di neoplasia”, racconta Letizia D’Abbondanza, chief customer & external communication officer di Axa Italia. Particolare attenzione è dedicata al fenomeno della violenza domestica: “Offriamo gratuitamente alle nostre clienti, senza volerci sostituire ai canali di emergenza ed attivazione istituzionali, una consulenza psicologica online con un professionista e un servizio di tutoraggio scolastico online per un supporto nella continuità degli studi dei figli”, spiega D’Abbondanza.

Axa affianca ai servizi dedicati anche un impegno più ampio di sensibilizzazione. “Di recente abbiamo lanciato il documentario Group Therapy, che esplora l’argomento della salute mentale in modo ironico ma intimo, mettendo in evidenza l’importanza della condivisione terapeutica”.

La compagnia porta avanti inoltre iniziative rivolte alla società civile, in particolare alle nuove generazioni. “Torneremo a breve nelle scuole medie, al fianco della Fondazione Una Nessuna Centomila, con una nuova progettualità dedicata all’educazione affettiva, per approfondire con i ragazzi e le ragazze un dialogo e un confronto su argomenti cruciali per la loro vita, e costruire insieme un domani realmente inclusivo”, sottolinea D’Abbondanza.

Di pari passo è cresciuto l’impegno per supportare il benessere mentale dei propri dipendenti. “Da anni abbiamo avviato un percorso che ci ha consentito di costruire un ambiente di lavoro distintivo in Italia, costruito attorno alle esigenze e al benessere del singolo”, sottolinea Simone Innocenti, chief people, organization and internal communication officer di AXA Italia. “Alla base, un impegno a 360° che mette al centro il valore di ogni singola persona, l’empowerment, un concetto molto ampio di benessere, la valorizzazione della diversità e la prevenzione e contrasto della violenza di genere”. Nel tempo le iniziative si sono ampliate, adattandosi all’evoluzione della società e ai bisogni delle persone, con un’attenzione particolare alle diverse generazioni.

Oggi Axa Italia mette a disposizione un programma articolato che comprende check up di medicina preventiva, servizi di counseling per affrontare situazioni di stress o ansia anche nella sfera privata, la presenza di specialisti in sede, oltre a webinar e contenuti informativi. Centrale resta l’impegno nel contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza, a partire da quella di genere: l’azienda promuove attività di sensibilizzazione e prevenzione e fornisce strumenti concreti di autodifesa e self-empowerment. “Tra le novità, l’introduzione del ‘trusted primary contact’, figura interna che, con garanzia di totale confidenzialità, può fornire un primo ascolto, supporto e indirizzo a chiunque si trovi in situazioni di violenza domestica o intra-familiare”, racconta Innocenti. E di recente è stata ottenuta la certificazione della parità di genere da parte di Bureau Veritas.