di
Gian Guido Vecchi

Motu Proprio sugli investimenti finanziari della Curia Romana. Papa Leone restituisce potestà all’Apsa e limita i poteri dello Ior: «Mutua collaborazione tra istituzioni»

CITTÀ DEL VATICANO La lettera apostolica si intitola «Coniuncta Cura», un motu proprio di Leone XIV sugli investimenti finanziari della Santa Sede che ha nella «corresponsabilità» la parola chiave: il che significa che d’ora in poi l’Istituto per le Opere di Religione, ovvero lo Ior, non avrà più l’esclusiva degli investimenti.

Nel testo si legge infatti: «Nel determinare le attività di investimento finanziario della Santa Sede, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica generalmente fa effettivo uso della struttura organizzativa interna dell’Istituto per le Opere di Religione, a meno che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, non ritengano più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati».



















































«Responsabilità condivisa»

Nel testo, il Papa spiega che «corresponsabilità nella communio è uno dei principi per il servizio della Curia Romana, come voluto da Papa Francesco e stabilito nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, del 19 marzo 2022», e aggiunge: «Questa responsabilità condivisa, che riguarda anche le Istituzioni curiali alle quali spettano le attività di investimento finanziario della Santa Sede, richiede che siano consolidate le disposizioni succedutesi nel tempo e siano ben definiti i ruoli e le competenze di ciascuna Istituzione, rendendo possibile la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione».

Per questo, «valutate attentamente le raccomandazioni approvate all’unanimità dal Consiglio per l’Economia e consultate persone esperte in questa materia», Leone XIV ha abrogato la precedente «Istruzione» del 2022 e disposto le nuove norme.

La linea di Francesco

Prosegue così l’opera di normalizzazione di quella che una volta era definita la banca vaticana, nel passato già volte al centro di scandali finanziari. Nel corso del pontificato di Francesco, «San Pietro non aveva un conto in banca», sono stati chiusi migliaia di conti correnti esterni, aperti nel corso degli anni a beneficio di parenti e amici degli amici. Già Francesco aveva voluto che lo Ior tornasse alla sua ispirazione originaria: «Scopo dell’Istituto è di provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni mobili e immobili a esso trasferiti o affidati da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione o di carità».


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6 ottobre 2025 ( modifica il 6 ottobre 2025 | 15:36)