Le devastazioni della vigilia, il cambio di location da via Roma, inutilizzabile per via dei lavori, a via Po, qualche defezione, l’incertezza e le polemiche. E poi, l’apertura e il consueto flusso di persone che nel fine settimana torinese ha curiosato tra le bancarelle, sfogliato i volumi, assistito agli incontri, comprato libri.
Il bilancio
Un’edizione complicata quella di Portici di Carta, che quest’anno è diventato maggiorenne, con la conclusione della kermesse numero diciotto. La libreria all’aperto più grande del mondo, con i suoi due chilometri di librai, non ha però deluso le attese, un appuntamento ormai entrato nelle abitudini autunnali dei torinesi. E se qualche libraio lamenta un calo delle vendite, e altri auspicano il ritorno nella tradizionale sede di via Roma a partire dal prossimo anno (cantieri permettendo), la partecipazione si è fatta sentire anche nei tanti appuntamenti collaterali, dalle passeggiate letterarie agli appuntamenti inseriti nel calendario delle Giornate della legalità.