di
Marco Sabella
Le Autorità europee di vigilanza finanziaria lanciano un allarme: la protezione in caso di perdite non è ampia e non ci sono sistemi di indennizzo
Acquistare cripto-attività, come ad esempio criptovalute o stablecoin, espone i risparmiatori a rischi elevati in un settore in cui le tutele legali, quando ci sono, sono molto ridotte. Questo il messaggio principale che le Autorità europee di vigilanza finanziaria – Esma per Borse e mercati finanziari, Eba per le banche ed Eiopa per assicurazioni e fondi pensione – hanno voluto ribadire oggi, rivolgendosi ai risparmiatori di tutti i Paesi Ue. Con questo avvertimento continua la campagna delle autorità di vigilanza italiane ed europee contro le frodi frequentemente connesse al mondo opaco delle criptovalute. Uno strumento – tra l’altro – spesso utilizzato per attività illecite. La Consob, in quanto membro dell’Esma, l’autorità di controllo per Borse e mercati aderisce alla campagna di informazione e inasprisce i suoi interventi: dopo la recente chiusura di 9 siti che offrivano abusivamente servizi legati alle criptoattività sale a 1.408 il numero dei siti complessivamente oscurati da luglio del 2029.
Campagna di informazione
Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, le tre
Autorità hanno lanciato una campagna d’informazione articolata in un’Avvertenza, una «scheda informativa», un podcast e un video.
L’obiettivo è quello di promuovere scelte d’investimento consapevoli e contrastare con ciò il rischio di cadere nella trappola delletruffe finanziarie e di perdere i propri soldi.
Innovazione finanziaria
Le Autorità riconoscono che l’innovazione finanziaria, comprese le cripto-attività, può contribuire a migliorare la competitività, l’efficienza e la resilienza dei mercati finanziari. Tuttavia, alla luce dell’interesse crescente del pubblico indifferenziato verso il mondo delle cripto-attività, spinto anche da campagne aggressive promosse sui canali social, evidenziano che
l’acquisto di cripto-attività non è adatto a tutti e invitano, quindi, ad un
atteggiamento di cautela.
Informazioni insufficienti
In particolare, l’Avvertenza congiunta, che la Consob rilancia in quanto membro dell’Esma, ricorda che solo una parte delle cripto-attività in circolazione sul mercato rientra nell’ambito di applicazione della nuova disciplina europea sulle cripto-attività (Micar) in vigore da dicembre 2024. Le informazioni messe a disposizione dei risparmiatori per questo tipo di prodotti possono essere scarne e insufficienti. In caso di perdite, inoltre, la normativa Ue prevede tutele più limitate per chi acquista cripto-attività rispetto agli investimenti di tipo tradizionale.
La triade: rischio, legittimità degli intermediari, sicurezza
Quando un risparmiatore s’imbatte in un’offerta di cripto-attività,
deve innanzi tutto capire che tipo di cripto-attività viene proposto per
accertarsi che l’offerta ricada in ambito Micar. In particolare, l’avvertenza
invita il risparmiatore a porsi tre domande: se sia consapevole dei rischi ai
quali si espone e se sia opportuno correrli alla luce della propria situazione
finanziaria; se gli operatori con cui entra in contatto siano oppure no
autorizzati a fornire servizi per le cripto-attività nei Paesi Ue; se i
dispositivi elettronici utilizzati per l’acquisto, la memorizzazione o il
trasferimento siano sicuri.
Le tre Autorità sottolineano, infine, che la protezione per i risparmiatori in caso di perdite non è così ampia come quella prevista per i prodotti finanziari tradizionali, ad esempio non prevede sistemi di indennizzo.
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6 ottobre 2025
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