L’Ospedale Del Ponte tra i modelli internazionali di assistenza sanitaria pediatrica. La realtà di Varese è stata tra le protagoniste dell’assemblea generale di Each (European Association for Children in Hospital and Healthcare), associazione europea per i bambini in ospedale, che riunisce associazioni nazionali impegnate nel benessere dei bambini ammalati. Tra queste c’è anche Il Ponte del Sorriso, che dall’1 al 4 ottobre ha partecipato all’evento che si è tenuto a Lund, in Svezia. Tre giorni di intenso lavoro e significativo scambio di informazioni ed esperienze tra le varie delegazioni europee tra cui Repubblica Ceca, Olanda, Scozia, Bulgaria, Germania, Austria, Svezia, Islanda, Irlanda, Svizzera, Romania, Portogallo. Sul tavolo progetti e modalità di supporto e sostegno ai bambini ricoverati e alle loro famiglie, con lo scopo di migliorare l’offerta sanitaria.
Dal confronto è emerso che il percorso di accoglienza e assistenza pediatrico della provincia di Varese è tra i più avanzati e che le attività che il Ponte del Sorriso porta avanti da oltre 30 anni, che includono narrazione, fantasia, arte e colore sono tra le più innovative e creative, rendendo l’Ospedale del Ponte più unico che raro tra i vari ospedali materno infantili europei. Se in tutti i paesi è consentita la presenza nei reparti pediatrici di figure come educatori, child life specialist, play specialist e pedagogical specialist, altrettanto non si può dire dei volontari, che raramente in Europa hanno accesso agli ospedali. In questo modo le attività ludiche, indispensabili per aiutare i bambini ad affrontare la malattia, vengono svolte solo alcune ore al giorno e dal lunedì al venerdì, a differenza dei reparti varesini: qui con i volontari e le educatrici de Il Ponte del Sorriso sono invece garantite 365 giorni all’anno da mattina a sera. Un aspetto, questo, che ha stupito e incuriosito molto. Tanto che il prossimo meeting europeo di ottobre 2026 si terrà proprio a Varese.
Lorenzo Crespi