La salute orale è parte integrante del benessere generale. Non si tratta solo di estetica o di un bel sorriso, ma di un equilibrio che coinvolge tutto l’organismo. A ricordarlo, ogni ottobre, è il Mese della Prevenzione Dentale, appuntamento dedicato alla sensibilizzazione sull’igiene orale e sulla prevenzione delle patologie del cavo orale.
Ne abbiamo parlato con il Dottor Nunzio Tagliavia, Odontoiatra e Medico Estetico, socio dell’Istituto Agorà di Milano e membro di Miodottore. L’esperto spiega come la prevenzione, affiancata da alcuni rimedi naturali validati scientificamente, possa contribuire a mantenere una bocca sana e funzionale.

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Perché ottobre è il mese della prevenzione dentale

«Ottobre – spiega il dottor Tagliavia – è un mese simbolico per la prevenzione dentale. Il Mese della Prevenzione Dentale ricorda quanto la salute della bocca sia fondamentale non solo per l’aspetto estetico, ma anche per la salute generale. Patologie come carie e gengiviti non si limitano al cavo orale: possono influire sull’alimentazione, sulla qualità della vita e persino sulla salute cardiovascolare. Prevenire significa proteggere il sorriso, ma anche l’intero organismo.»

Rimedi naturali, piante medicinali e carie: cosa dice la ricerca

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha dedicato crescente attenzione all’uso delle piante medicinali in odontoiatria. Secondo una revisione pubblicata su PubMed nel 2025, estratti naturali come aloe vera, tè verde, neem, miswak e chiodi di garofano hanno dimostrato efficacia antibatterica contro lo Streptococcus mutans, principale responsabile della carie.
«Queste sostanze – spiega il dottor Tagliavia – possiedono anche proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, mostrando risultati promettenti nella riduzione della placca e nel controllo dell’infiammazione gengivale».

Prodotti naturali o chimici? Il confronto scientifico

«Le differenze tra rimedi naturali e prodotti chimici tradizionali – prosegue l’odontoiatra – risiedono soprattutto nella tollerabilità e nel tipo di azione. La clorexidina, per esempio, è efficace a breve termine, ma può causare macchie dentali o alterazioni del gusto. Il fluoro rafforza lo smalto, ma non agisce direttamente sui batteri.
Gli estratti naturali, invece, offrono un approccio più equilibrato: meno effetti collaterali, buona tollerabilità e un’azione combinata antibatterica, antinfiammatoria e antiossidante».

Esempi di piante utili in odontoiatria

Ecco alcune piante medicinali con proprietà utili alla salute e al benessere di denti e gengive. In ogni caso, ricorda l’esperto, è sempre da evitare il fai da te ma è bene chiedere consiglio al proprio odontoiatra di fiducia, dato che le piante medicinali (rimedi naturali) possono avere controindicazioni e interazioni con i farmaci.

  • Tè verde (Camellia sinensis): le catechine contrastano la crescita batterica e riducono la placca.

  • Neem (Azadirachta indica): grazie a composti come azadiractina e nimbidina, ha un’azione antibatterica e antifungina.

  • Aloe vera: agisce come cicatrizzante naturale e riduce l’infiammazione gengivale.

  • Chiodi di garofano (Syzygium aromaticum): l’eugenolo possiede effetto analgesico e antisettico, utile in caso di irritazioni.

  • Miswak (Salvadora persica): il tradizionale bastoncino naturale libera fluoruri e sostanze antibatteriche, utile come supporto all’igiene orale.

Piante medicinali: alleate della prevenzione, non sostituti

Il dottor Tagliavia chiarisce un punto essenziale: «I rimedi naturali non sostituiscono lo spazzolino o il filo interdentale. Sono strumenti complementari, non alternativi. L’igiene orale quotidiana resta imprescindibile: spazzolare i denti almeno due volte al giorno e utilizzare il filo interdentale è la base della prevenzione.
Collutori e dentifrici naturali possono rappresentare un utile supporto, purché testati e di comprovata efficacia scientifica».

Sicurezza ed efficacia delle piante medicinali

Sebbene la fitoterapia rappresenti un campo di ricerca in espansione, il dottor Tagliavia invita alla cautela: «Alcuni estratti vegetali possono irritare le mucose o contenere concentrazioni variabili di principi attivi. È importante scegliere prodotti certificati e non ricorrere a preparazioni casalinghe. Gli studi clinici sugli esseri umani sono ancora limitati, ma i risultati preliminari indicano buone potenzialità. Saranno necessari ulteriori trial per confermare efficacia e sicurezza a lungo termine».

Consigli pratici per una corretta prevenzione

Il dottor Tagliavia conclude con alcune raccomandazioni fondamentali: «La prevenzione parte da piccoli gesti quotidiani. È importante mantenere abitudini costanti e corrette:

  1. Spazzolare accuratamente i denti almeno due volte al giorno.

  2. Usare il filo interdentale per rimuovere la placca nelle zone difficili da raggiungere.

  3. Effettuare controlli regolari dal dentista, anche in assenza di sintomi.

  4. Integrare, quando possibile, prodotti naturali validati scientificamente, come dentifrici o collutori al tè verde o aloe vera.»

La prevenzione dentale rappresenta un investimento sulla salute complessiva. L’odontoiatria moderna guarda con interesse alla sinergia tra scienza e natura, riconoscendo il valore di approcci integrati che uniscono rigore clinico e ricerca fitoterapica. Come ricorda il dottor Tagliavia, «il miglior trattamento resta quello che si riesce a evitare grazie alla prevenzione».