L’hanno intitolata “Moltiplicare mondi. Tanti, possibili, accessibili: i libri per il diritto alla lettura”. È una giornata intera dedicata alla lettura per tutti ed è stata organizzata dal Centro documentazione handicap e dalla cooperativa Accaparlante, entrambe realtà bolognesi.

Il diritto alla lettura

Ma l’accessibilità di cui si parla non è solo quella legata al modo in cui vengono realizzati i volumi, ma «è il diritto alla lettura per tutte le persone», specifica Giovanna Di Pasquale pedagogista e presidente della cooperativa Accaparlante.

E in effetti sabato 11 ottobre, alla Biblioteca Salaborsa di Bologna (dettagli in agenda online) la giornata rivolta a insegnanti, bibliotecari, educatori, operatori socio-sanitari, famiglie e appassionati vuole essere un momento di incontro e approfondimento sui libri accessibili. L’evento vede la collaborazione con il settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna nell’ambito del Patto per la lettura della città.

Volumi nati per rispondere a bisogni specifici e che oggi sono entrati a pieno titolo nel mondo dell’editoria dell’infanzia. «Una giornata a due facce in cui presentiamo da una parte lo stato dell’arte del diritto alla lettura e dall’altra presentiamo proposte concrete per le persone tutte che guardano al futuro», continua Di Pasquale.

Dai simboli all’accessibilità

Oggi, infatti, i libri accessibili non sono solo quelli per le persone con disabilità, ma anche quelli ad esempio realizzati per chi ha bisogno di simboli, come i bambini piccoli in età prescolare «o i non madrelingua italiana. In questi ultimi dieci anni si sono moltiplicate le possibilità e si è diffusa la coscienza che non è una cosa speciale. Parliamo di libri accessibili per tutti perché lavorano su più codici», continua la presidente.

Elisa Rossoni, pedagogista e coordinatrice del LudoL’ab di Milano

La mattina del resto sarà dedicata a workshop e laboratori che approfondiranno esperienze di utilizzo della Comunicazione Aumentativa e alternativa – Caa e dei simboli; dei libri tattili con traduzioni in Lis, ma anche percorsi sensoriali e metodologie progettate per qualsiasi tipologia di disabilità.

Anche i luoghi alla prova dell’accessibilità

Al di là del libro come oggetto al centro dell’incontro si parlerà anche di biblioteche e di luoghi inclusivi. Nel corso della plenaria del pomeriggio, infatti, verrà raccontato e restituito il progetto “Biblioteche per la città, biblioteche per tutti” promosso dal settore Biblioteche e Welfare del Comune di Bologna, vincitore anche del bando “Lettura per tutti del Centro per il libro e la lettura – Cepell. «Parliamo di luoghi capaci di accogliere», sottolinea ancora Di Pasquale ricordando la presenza dell’architetta Lucia Baracco protagonista di un intervento dedicato ad ambienti “sgrammaticati”.

L’incontro pomeridiano in plenaria, condotto da Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi e scrittore, è intitolato “Dai libri alla città, andate e ritorni. Idee, progetti, proposte per annodare i fili della comunità intorno ai libri e alla possibilità di leggere le esperienze e l’ambiente”.

L’accessibilità culturale

All’evento bolognese collaborano anche le edizioni la meridiana, la direttrice Elvira Zaccagnino interviene alla plenaria per raccontare come, a partire dall’esperienza e dalla scelta della casa editrice per l’accessibilità dei libri, si arrivi a parlare di diritti, eguaglianza e cittadinanza. Ricadute che vanno al di là della pura accessibilità culturale.

L’intervento di Zaccagnino, nel pomeriggio è intitolato “Scegliere di agire come editore per l’accessibilità culturale”.

L’albero del riccio, realizzato nel carcere di Turi

Una delle esperienze che saranno presentate sarà quella della realizzazione di un libro tattile con i detenuti del carcere di Turi. Il volume è L’albero del riccio di Antonio Gramsci (che fu detenuto nello stesso carcere) e che viene trasformato in un albo illustrato tattile e multisensoriale.

Oltre il libro

«L’idea dell’intera giornata è quella di ampliare lo sguardo andare oltre il libro», conclude Di Pasquale che sottolinea: «Il lavoro fatto sui libri contribuisce alle diverse accessibilità. Non è un caso il titolo scelto per l’evento: “Dai libri ai mondi” e la giusta conclusione è l’incontro aperto alla città con Espérance Hakuzwimana, scrittrice di origini ruandesi. I suoi libri sono ponti inclusivi».

Nell’immagine in apertura Elena Corniglia, responsabile del Centro di documentazione e ricerca sul libro Accessibile che interviene in uno dei workshop – tutte le foto da ufficio stampa

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