Derby in giallo
Come prevedibile è arrivata la replica di Franco Morbidelli alle parole del suo compagno di squadra Fabio Di Giannantonio, che dopo la Sprint di Mandalika si era lamentato delle manovre aggressive dell’italo-brasiliano, giudicate “stupide“. I due alfiere del team VR46 hanno concluso uno dietro l’altro anche il GP della domenica, anche stavolta con Morbidelli davanti a Di Giannantonio.
“Ho sentito alcune lamentele sui miei sorpassi di ieri e di oggi. Ma devo dire che Simon [Crafar] è molto attento a questo aspetto – ha detto Morbidelli – sta controllando i miei sorpassi in modo clinico. Abbiamo parlato molto dei miei sorpassi e mi affido al giudizio di Simon. Rispetto sempre il suo giudizio e tutti dovrebbero farlo. Tutti dovrebbero affidarsi alla sua valutazione perché è davvero molto equa, coerente e ben motivata”.
Non c’è motivo di lamentarsi
Morbidelli nelle scorse gare era finito nel mirino di Crafar e aveva ricevuto diverse penalità – che aveva accettato senza particolari polemiche – per via di alcune manovre al limite che avevano suscitato discussioni nel paddock. Nel caso delle mosse compiute a Mandalika però non sono arrivati richiami di alcun tipo.
“Abbiamo un ottimo arbitro – ha ribadito ancora Morbidelli – ho parlato con lui molte volte. E quest’anno ho pagato le sue [penalità] abbastanza spesso. Ma devo dire che ogni sanzione che mi ha dato era giusta. Mi ha spiegato molte cose e io ho cambiato il mio modo di essere pur rimanendo lo stesso: cerco comunque di essere aggressivo, ma all’interno del giudizio di Simon. Quindi non vedo il motivo per cui lamentarsi così tanto”.