Dopo i faccia a faccia tra Acquaroli e Ricci, per le regionali nelle Marche, e tra Occhiuto e Tridico, per la Calabria, è andato in scena anche quello per la Toscana, chiamata al voto il 12 e 13 ottobre. Eugenio Giani, presidente della Regione uscente, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, e Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia e sostenuto dalla coalizione di centrodestra, si sono confrontati su diversi temi tra cui anche sicurezza, fine vita e turismo

Nuovo appuntamento con Il Confronto su Sky TG24, il format che negli anni ha contribuito a rendere il canale all news un punto di riferimento nel racconto della politica italiana. Dopo i faccia a faccia già avvenuti tra Acquaroli e Ricci, per le regionali nelle Marche, e tra Occhiuto e Tridico, per la Calabria, oggi è toccato alla Toscana (al voto il 12 e 13 ottobre). Il faccia a faccia tra Eugenio Giani, presidente della Regione uscente, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Casa Riformista, con il supporto di Sinistra Civica Ecologista, e Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia e sostenuto dalla coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati e dalla lista civica ‘È Ora!’), si è svolto negli studi di Sky TG24 a Roma Montecitorio. Tanti i temi toccati, dalla Sanità al fine vita, dalla sicurezza al turismo.

Sanità

La prima domanda ha riguardato i piani sulla Sanità dei due candidati. “Vogliamo lavorare sulla prossimità, sugli ospedali di comunità, sulle case di comunità dove poter trovare sempre dottori: insomma, bisogna puntare sulla Sanità territoriale”, spiega Giani. Tomasi invece sottolinea che “la nostra Sanità ha un buco strutturale. Il 51% dei toscani si è rivolto alla Sanità privata e l’8% ha rinunciato a curarsi. Ai grandi numeri degli ospedali, che hanno sicuramente delle eccellenze, bisogna rispondere anche con gli ospedali periferici, che sono stati indeboliti e che invece devono poter lavorare e resistere”. Tomasi ha insistito poi sul “non sprecare le risorse”, mentre Giani ha voluto sottolineare che “i piccoli ospedali non sono stati scarificati”.

Fine vita

Per Tomasi “sul tema del fine vita la politica ha fallito. Finalmente c’è una legge in Parlamento che sta per essere discussa, con sensibilità che sono multiple. Si faccia una legge nazionale, univoca”, è la sua richiesta. Da potenziare, per lui, hospice e strutture per le cure palliative. Giani, invece, ha ricordato che “la legge sul fine vita è stata approvata dalla Toscana, ed è stata un volontà della nostra Regione per dar seguito a ciò che dice la Corte Costituzionale sul tema. Noi questa legge l’abbiamo approfondita, sviluppata, e l’hanno votata 27 consiglieri regionali, con 13 contrari e 1 astenuto”. Per lui in questo caso “la società civile ha anticipato la politica, e noi abbiamo proceduto prima che arrivasse la politica a livello nazionale”.

 

Poche nascite

Giani ha ricordato che l’aspettativa di vita in Toscana è molto alta. Ma “le nascite devono essere di più”. E sul tema ha ricordato le misure prese per far avere i nidi gratis a una grande fetta della popolazione. Tomasi invece “è preoccupato per l’assenza di politiche che hanno fatto scappare dalla Regione 4mila giovani lo scorso anno: perdiamo possibilità di avere nuove famiglie, con nuovi nati, e perdiamo nuovi professionisti”. Garantire maggiori opportunità, per le nuove generazioni, rimane per lui un punto chiave.

Sicurezza sul lavoro

Per Tomasi sul fronte della sicurezza sul lavoro “l’impegno di tutti deve essere sul doppio fronte: controlli e prevenzione”. Per Giani il punto “è centrale, tanto che abbiamo attuato misure importanti negli ultimi anni, prevedendo tecnici che possano agire sulla prevenzione per la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Bisogna poi attuare “le giuste sanzioni” che possano aiutare a garantire il rispetto delle regole. “È evidente che non dobbiamo fare sconti”, ha sottlineato. Su questo punto, Tomasi ha replicato che però, per esempio, “a Prato, sono aumentate le infiltrazioni mafiose”.

Salari

Giani ha ricordato che la Toscana “è stata la prima” a introdurre regole per cui, negli appalti, le aziende devono dichiarare quale saranno le politiche salariali, premiando quelle con offerte migliori. Tomasi è “contrario al salario minimo”. “Le gare degli appalti non vanno fatte al minimo”, ha poi aggiuntio. “Dobbiamo vigilare perché i salari non siano indegni”, ha sottolineato.

Cpr e sicurezza

“La situazione sicurezza sta esplodendo in Toscana. Ma l’immigrazione è un’opportunità. Chi viene per delinquere però deve essere rimandato a casa, perché lede il nostro sistema sociale”, ha spiegato Tomasi. Per Giani, sui Cpr, “occorre una vera riforma a livello nazionale. I Cpr non sono centri per il rimpatrio dove si sta pochi giorni, e quindi le persone vengono portate lì, in quelli che si rivelano dei veri e propri carceri, luoghi di stazionamento permanente, che creano più degrado e più delinquenza. Io prima di una riforma vera e propria, in Toscana, non li voglio”, ha chiarito. 

Rigassificatore a Piombino

“Quando Draghi mi telefonò e mi propose la soluzione del rigassificatore, pensai che fosse un’opportunità, e di fatto contribuì a creare lavoro”. L’iniziativa “ha avuto un ruolo positivo. E, dopo 3 anni, Piombino sta trovano rapporti che possano rilanciare anche la siderurgia”, ha ricordato Giani. Tomasi sostiene che “Piombino ha fatto la sua parte. Sicuramente ha prodotto economia sul luogo, ma quando si chiama una comunità a fare la sua parte, per una crisi nazionale, io credo che vada poi ristorata, con risorse nuove da dare a Pimobino. Infatti bisogna già pensare che quella banchina andrà messa in sicurezza per far sì che si sviluppi una nuova economia”.

Turismo e overturism

Tomasi, parlando di turismo, ha ricordato la forza del “brand Toscana”, usato purtroppo anche impropriamente, alle volte. I temi che vanno affrontati sono “la destagionalizzazione, per la montagna soprattutto, e la delocalizzazione, per promuovere aree meno conosciute”. Sul tema degli affiti brevi, invece, spiega che “il fenomeno va controllato, il Cin in questo senso ha funzionato, ma c’è altro da rivedere”. “La legge sul Turismo che abbiamo approvato”, ha detto invece Giani, “promuove per ambiti, e non per Province, per dare più attenzione alle specificità dei singoli Comuni”. 

Guerra Israele-Hamas

Dopo il 7 ottobre 2023 “lo sgomento fu tanto, anche in Regione, e consentimmo che si facessero delle manifestazioni di solidarietà per le vittime”, ha ricordato Giani. Ma quello che il governo israeliano ha compiuto contro la Palestina “è un genocidio”, ha aggiunto. “Riteniamo che i palestinesi debbano avere, oggi più che mai, la possibilità di difesa di uno Stato”, ha sottolineato. Per Tomasi il 7 ottobre è stata “una strage indegna: dovremmo parlarne di più. Come si parla, giustamente, di quello che succede a Gaza, con il governo israeliano che sta conducendo un massacro. Io credo che il governo e l’Ue debbano lavorare per portare la pace. Due le condizioni: cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi che ancora sono nelle mani di Hamas”. Sul riconoscimento della Palestina, “vedo ipocrisia, più per cercare voti che per altro”.

Le domande dei candidati l’uno all’altro

Tomasi ha chiesto se Giani ricorda le critiche che il M5s gli ha mosso negli scorsi anni, e come pensa di conciliare alcune posizioni del Pd con quelle dei pentastellati, ora: “Noi dobbiamo pensare all’interesse dei cittadini. Abbiamo convergenze importanti sui temi della legalità, dell’acqua e sulle politiche attive del lavoro”. Mentre Giani ha chiesto al suo avversario un parere sul generale Vannacci e sulle sue posizioni sugli asili nido e sulle donne. “Sulle frasi che Vannacci ha detto, le condanno. Io sono garante della coalizione, e quando qualcuno sbaglia, lo dico. Non ho mai derogato a questa libertà, anche da sindaco, rappresentando tutti”, ha risposto Tomasi.

Gli appelli finali

Nel suo appello finale, Giani ha ricordato di “volere il bello, la cultura, la solidarietà” per la Toscana. “La nostra Regione è progressista, aperta, ha garantito diritti, ha fatto crescere l’economia”, ha spiegato. Mentre Tomasi ha detto che i cittadini dovrebbero votare per lui per la sua “concretezza, per fare le cose che servono ora ma anche per prepararci al futuro. Questo è il valore aggiunto che posso portare”.

Le regole de Il Confronto

Il format prevede lo stesso tema di domanda per entrambi i candidati e uguale tempo di risposta, la domanda incrociata e, in chiusura, l’appello finale agli elettori. A condurre è Giovanna Pancheri, conduttrice di Start, l’approfondimento politico di Sky TG24. Al termine del confronto, con ospiti e commentatori, l’analisi sui temi emersi nel dibattito.

Il racconto di Sky TG24

In occasione delle elezioni regionali, Sky TG24 arricchisce la sua copertura con gli Instant Poll realizzati in esclusiva da YouTrend, che fotograferanno in tempo reale le scelte degli elettori alla chiusura delle urne, e con il Trovapresidente, la Voting Advice Application su skytg24.it che consente a ciascuno di scoprire il proprio posizionamento politico e i candidati alla presidenza più vicini e più lontani.

Un racconto completato da reportage, approfondimenti e inviati sul territorio per seguire passo dopo passo una delle sfide più importanti della stagione politica italiana.

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