Bologna, 7 ottobre 2025 – Marc Marquez salterà il gp d’Australia e il gp di Malesia, ma spera di poter rientrare per il finale di campionato in Europa tra Portogallo e Valencia. Il responso degli esami è stato serio, ma non tragico. C’è una frattura alla base dell’apofisi e una lesione dei legamenti della spalla destra, ma le valutazioni radiologiche hanno escluso una correlazione con le precedenti lesioni, dato l’infortunio al braccio di Jerez 2020, ed evidenziato l’assenza di spostamenti ossei. Insomma, poteva andare peggio. Per Marc Marquez ora si staglia una terapia conservativa, nessun intervento chirurgico, un periodo di riposo e con arto immobilizzato fino a completa guarigione. Serve il consolidamento completo della frattura e solo i successivi controlli settimanali potranno rendere più precisi i tempi di recupero. Sicuramente fuori per l’Australia e la Malesia, mentre potrebbero esserci possibilità per Portogallo e Valencia. Intanto, si discute di sicurezza.
Alex Marquez e Mir: “C’era un gradino nella via di fuga”
L’errore di Bezzecchi è stato evidente, una staccata esagerata con annessa caduta, ma Marc Marquez si è infortunato probabilmente a causa di un gradino nella via di fuga. Lo sostengono con fermezza due piloti spagnoli. Sia Alex Marquez che Joan Mir hanno espresso parole chiare sull’accaduto e hanno premuto maggiormente sul tasto della sicurezza. Queste le parole del fratello Alex: “C’era un gradino nella via di fuga, è molto chiaro. Serve stare attenti ai dettagli perché le cose accadono velocemente. Facciamo 44 gare in una stagione e non è un caso che ci siano così tanti infortuni. Con più partenze e più curve più persone si fanno male”. Duro anche il pilota Honda Joan Mir, campione del mondo 2020 in quell’annata costellata proprio dall’infortunio di Marquez a Jerez: “E’ stato molto pericoloso e non solo per il gradino urtato da Marquez, che probabilmente ha rotto la clavicola, ma anche per la ghiaia su cui è finito Bezzecchi ad alta velocità. Non capisco perché lì ci fosse la ghiaia dato che con l’asfalto tutto sarebbe stato più sicuro”. Ritorna dunque il tema sicurezza, sempre molto caro ai piloti che sono i primi a rischiare. E meno male che l’infortunio di Marc non è stato grave e non ha compromesso il titolo mondiale 2025. Adesso per il numero 93 l’obiettivo è recuperare al 100% senza forzare i tempi come invece fece cinque anni fa: “Non c’è una lesione grave, ma è importante rispettare i tempi di recupero – le parole di Marquez –. L’obiettivo è tornare per il finale di stagione, ma senza forzare i tempi rispetto a quanto raccomandato dai medici. Abbiamo raggiunto l’obiettivo individuale e di squadra e ora conta solo recuperare al 100%”. Prossimo appuntamento tra dieci giorni in Australia a Philip Island. Leggi anche – Marc Marquez spegne le polemiche su Bezzecchi: “Non l’ha fatto apposta, nessun rancore”