Mediamente fino al 2024, ogni anno, più di 40 bambini – la maggior parte sotto ad un anno di vita – venivano ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Macerata perché colpiti da bronchiolite, la metà dei quali con necessità di idratazione e supporto di ossigeno. All’origine c’è il Virus respiratorio sinciziale (Vrs), molto diffuso e contagioso, in particolare da novembre a fine marzo, la causa più comune di bronchioliti, infiammazioni delle piccole vie aeree dei polmoni e – più raramente – di polmoniti. Il più delle volte la situazione si risolve senza particolari problemi, ma ci sono decorsi anche gravi, con serie complicanze, specie nei più piccoli.
Proprio in questi giorni è iniziata la seconda campagna di prevenzione, rivolta a tutti i bambini nati tra il primo aprile 2024 e il 31 marzo 2025 e che coinvolge punti nascita, pediatri di libera scelta e centri vaccinali, consistente nella somministrazione di anticorpi monoclonali (in particolare il Nirsevimab) che consentono di ridurre i rischi in maniera molto significativa.
Nella stagione epidemica 2024-2025, nonostante criticità di approvvigionamento degli anticorpi, sono state somministrate nelle Marche 2.644 dosi ai nuovi nati (circa 500 nella Ast di Macerata). Una prima analisi dei dati ha dimostrato che si è registrata una riduzione di circa il 50% dei ricoveri di bambini con meno di un anno di età. “La nostra Unità Operativa, grazie all’impegno della dottoressa Giulia Marozzi – spiega Martina Fornaro, direttrice della Pediatria dell’ospedale di Macerata – ha partecipato a uno studio multicentrico che ha coinvolto quattro centri pediatrici italiani (Bari, Forlì, Macerata, Pescara) sulla profilassi contro il Virus respiratorio sinciziale. I dati dimostrano che la profilassi precoce e diffusa ha ridotto in modo significativo l’onere clinico ed epidemiologico dell’infezione, riducendo ospedalizzazione e gravità”.
“Per i bambini nati tra aprile e settembre 2025 – sottolinea la Regione in una nota – la somministrazione sarà effettuata dai pediatri di famiglia o nei centri vaccinali; per quelli nati da ottobre 2025 a marzo 2026 l’immunizzazione avverrà nei punti nascita degli ospedali”. L’adesione è volontaria, ma fortemente raccomandata.