Nella mattinata di lunedì 6 ottobre, la Casa della Comunità San Nemesio ha aperto ufficialmente le sue porte all’interno del presidio ospedaliero Cto Andrea Alesini, nel cuore della Garbatella.
La nuova struttura, estesa su 1.300 metri quadrati completamente riqualificati, rappresenta un punto di riferimento strategico per l’assistenza sanitaria e sociale nel territorio della Asl Roma 2, in particolare per i quartieri Garbatella e San Paolo, caratterizzati da un’alta densità abitativa e da un indice di vecchiaia superiore alla media cittadina.
L’intervento, del valore di 2.039.625 euro, è stato finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del Pnrr – Missione 6, Componente 1, dedicata al Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Case di Comunità).
Originariamente prevista nello scheletro dello stabile incompiuto di via Cerbara, a Tor Marancia, la struttura è stata successivamente trasferita al Cto Alesini, dove è stata completamente riqualificata: un intervento durato 11 mesi che ha interessato tutti gli impianti: elettrici, idro-termo-sanitari, di climatizzazione e ventilazione controllata e che ha dotato il centro di nuove apparecchiature medicali, arredi e ambienti moderni e accessibili.
Un nuovo modello di sanità territoriale
La Casa della Comunità San Nemesio non è un semplice poliambulatorio, ma un luogo dove sanità e servizi sociali operano insieme, offrendo risposte integrate ai bisogni di salute dei cittadini.
Al suo interno è attivo un Punto Unico di Accesso (PUA), dove operatori sanitari e assistenti sociali accolgono e orientano i cittadini tra i vari servizi, fornendo supporto non solo sanitario, ma anche per pratiche socio-assistenziali, come l’accesso ai contributi regionali o l’orientamento nella rete dei servizi.
Tuttavia, restano alcune sfide aperte: la necessità di potenziare il personale dedicato, in particolare infermieri di comunità e medici di base integrati nel sistema.
La piena efficacia del nuovo modello dipenderà proprio dalla capacità di garantire continuità assistenziale e risorse stabili, affinché la nuova struttura possa esprimere pienamente il suo potenziale e offrire servizi costanti e di qualità nel tempo.
La funzioni della Casa della Comunità
- Accoglienza e orientamento;
- presa in carico di pazienti cronici e fragili;
- presenza di infermieri di comunità;
- ambulatori specialistici
- servizi diagnostici di base (ecografie, ecocardiogrammi, ecc.);
- centro prelievi
- CUP interno per prenotazioni e continuità assistenziale post-dimissione.
Si tratta di un presidio pensato per rendere più accessibili i servizi sanitari di prossimità, riducendo la distanza tra cittadini e istituzioni sanitarie e offrendo risposte tempestive, coordinate e umane.

Le dichiarazioni
All’inaugurazione erano presenti numerosi rappresentanti istituzionali, dirigenti sanitari e figure politiche del territorio.
Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha sottolineato il valore strategico dell’intervento: “Questa nuova Casa della Comunità è un segnale concreto di attenzione al territorio e di rafforzamento dei servizi. Solo nella Asl Roma 2, nelle prossime settimane, apriranno altre 20 strutture come questa: sono belle pagine di nuova sanità, che testimoniano l’impegno della Regione per costruire una rete sanitaria più vicina ai cittadini.”
Il direttore generale della Asl Roma 2, Francesco Amato, ha evidenziato il ruolo del progetto come modello di integrazione: “La Casa della Comunità San Nemesio concretizza le linee guida del DM 77, integrando la presa in carico delle cronicità con servizi essenziali come il CUP polifunzionale e il centro prelievi. Tutti gli impianti sono stati adeguati per garantire la massima sicurezza a pazienti e operatori, in linea con le normative vigenti.”
Le voci del territorio
Per Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio Roma VIII, l’apertura rappresenta una tappa importante: “L’inaugurazione della Casa della Comunità San Nemesio è una pagina significativa per la sanità del nostro territorio e deve costituire il primo passo verso un pieno rilancio del CTO Alesini. La Garbatella e tutto il Municipio VIII hanno un indice di vecchiaia elevato e una popolazione numerosa: servizi come il CUP, il centro prelievi e l’assistenza per le cronicità sono fondamentali. Questo deve essere solo l’inizio.”
Infine, Claudio Marotta, consigliere regionale di Sinistra Civica Ecologista e membro della Commissione Sanità, ha posto l’accento sul valore politico e sociale dell’intervento:
“Quella di oggi è una giornata importante per la Asl Roma 2, per il Municipio VIII e per la Garbatella. Con la Casa della Comunità San Nemesio si toccano con mano i primi effetti concreti del DM 77 del 2022, che ridisegna la sanità territoriale mettendo al centro la persona, non il profitto. È la dimostrazione che, quando le risorse europee vengono utilizzate in modo virtuoso, si possono costruire presidi pubblici efficienti, accoglienti e accessibili a tutti.”
Marotta ha poi aggiunto: “Dopo la pandemia, l’Unione Europea ha deciso di generare debito comune per rafforzare la sanità pubblica e i servizi territoriali: un atto di grande valore politico e civile. Invece di correre verso nuove spese militari, dovremmo proseguire su questa strada, quella del benessere collettivo, del diritto alla salute e della vicinanza ai cittadini.”