Ci è cascato anche Emis Killa, insieme ad altre persone, ma con tutte le buone intenzioni. Il rapper di Vimercate ha raccontato la vicenda sul suo profilo Instagram: “Non c’è limite al peggio – scrive Emiliano Giambelli -. L’altro ieri notte qualcuno mi ha inviato il video di una povera bambina visibilmente molto malta, con annesso profilo per avviare raccolta fondi. Clicco sul link e con il cuore a pezzi invio una donazione per completare l’obiettivo segnato”. 

La truffa

Fino a qui tutto bene, se non fosse che il rapper, dopo una serie di eventi, si rende conto che c’è qualcosa che non va. “Mi metto in contatto con una persona di ‘Go fund me’ che stamattina mi conferma che è una truffa. L’unica cosa che so è che da qualche parte nel mondo questa povera bimba esiste per davvero, ma le persone che speculano su storie come questa per rubare soldi al prossimo con il cuore buono”, spiega Giambelli. 

La truffa a Emis Killa

Tutti sono stati rimborsati

Il rapper ha poi pubblicato il profilo della bambina in questione, quello che gli è stato inviato, e la conversazione con il suo contatto di ‘Go fund me’ che gli ha scritto: “La tua donazione è stata interamente rimborsata. Abbiamo indagato su questa e su altre raccolte simili riconducibili allo stesso account. Tutte le raccolte riconducibili a questo account sono state rimosse e i donatori rimborsati”. 

L’appello

Emis Killa ha poi aggiunto: “Guardatevi bene che se avete cuore in questo mondo c’è sempre un infame pronto ad approfittarsene. Per quanto riguarda la bambina del video, se qualcuno la conosce, lei o comunque la sua famiglia me lo segnali e sarò felice di aiutarla dando a loro la mia donazione e ad avviare una raccolta vera”.