Un vero peccato per Francesco Passaro. Il tennista umbro (n.121 del ranking) si è dovuto arrendere all’argentino Camilo Ugo Carabelli (n.51 ATP) sul punteggio di 6-7 (5) 6-2 6-3 in 2 ore e 35 minuti di gioco negli ottavi di finale dell’ATP250 di Umago. Sulla terra rossa croata, l’azzurro, avanti di un break nel terzo parziale in una fase importante, non è stato in grado di dar seguito alla situazione favorevole, crollando letteralmente negli ultimi game. Carabelli (n.3 del seeding), quindi, ha conquistato l’accesso ai quarti di finale dove sfiderà il vincente tra il francese Atmane e lo spagnolo Llamas Ruiz.
Nel primo set è Passaro il primo a piazzare il break con colpi di estrema profondità e violenza nel quarto game. Il sudamericano, però, risponde immediatamente e, sfruttando qualche incertezza al servizio del perugino, pareggia i conti, cancellando nel sesto gioco altre due palle break al nostro portacolori. Dal punto di vista del tennis, il giocatore italiano sembra averne qualcosa in più da fondo, nonostante un MTO chiamato a metà della frazione. La nuova palla break non sfruttata nell’ottavo game è sintomatica. Si va al tie-break e la tenacia di Passaro è l’arma in più nel 7-5 del parziale.
Nel secondo set l’umbro ha un chiarissimo calo dal punto di vista della concentrazione. Carabelli va in fuga sul 3-0 e la frazione è nel pieno controllo dell’argentino. Il sudamericano sfrutta l’intensità più basse del rivale per dettare il ritmo dal fondo e chiudere sul 6-2 con un nuovo break.
Nel terzo set Passaro reagisce e torna a far male col suo dritto. Nel quinto game l’azzurro strappa il servizio all’avversario (3-2), ma dal 30-0 a proprio favore del gioco successivo si spegne la luce. Il contro-break dell’argentino diventa realtà e soprattutto il tennista tricolore perde completamente la misura dei suoi colpi. Passaro subisce un altro break e cede sul 6-3 con tanto rammarico.
Leggendo le statistiche, sono da sottolineare gli 8 ace del nostro portacolori, che però ha faticato non poco con la seconda di servizio in campo: 42% dei punti vinti rispetto al 56% del rivale.